Italia spaccata in due:
ciò che mette in disaccordo nord e sud, in questo momento, è il profilo termico. Inevitabile, considerando la configurazione barica attuale. Rammentiamo ai più distratti che al di là delle Alpi è presente un Nucleo Freddo molto vasto, la cui origine è decisamente Artica. L’aria fredda è tracimata sin sulla Val Padana, apportando un tracollo termico improvviso tanto sui rilievi quanto in pianura. Altro elemento legato al posizionamento del Vortice è l’afflusso d’aria caldo-umida in atto sulle regioni meridionali. Queste, trovandosi sul ramo ascendente della circolazione ciclonica, vivono e vivranno scampoli di tarda estate.
L’elemento comune:
approfondito, relativamente, l’argomento “temperature” viene da chiedersi: cos’è che accomuna nord e sud? Beh, un elemento in comune c’è senz’altro, ovvero l’instabilità. Ieri si sono sviluppati violentissimi temporali in Val Padana, legati all’intrusione dell’aria fredda alle alte quote. Al contempo l’afflusso caldo-umido ha posto le basi per la genesi di grosse celle temporalesche sui mari meridionali. Temporali che tra l’altro continueranno ad imperversare nel corso della giornata odierna e durante quella di sabato.
Scampoli d’estate:
torniamo per un attimo sull’argomento temperature perché nel fine settimana, causa venti caldi meridionali, registreremo un ulteriore rialzo termico nelle regioni del Sud. I termometri raggiungeranno punte di 30°C, valore che si potrebbe addirittura superare in Puglia, Lucania e Sicilia. L’aumento coinvolgerà anche le rimanenti regioni, seppur in misura inferiore. Anche il Centro, finora non menzionato, tra oggi e domani avvertirà un po’ di freddo al calar del sole e durante la notte.
Il post irruzione:
le dinamiche successive sono state ampiamente dibattute nei precedenti editoriali, sottolineando il ruolo di alcune strutture bariche principali. Piano piano stiamo assistendo ad una risoluzione del rebus legata sia alla tenuta del blocco anticiclonico, sia all’ingerenza dell’ampia depressione atlantica. Sono queste, infatti, le due figure bariche che determineranno le condizioni meteorologiche del medio e lungo periodo.
L’ipotesi prevalente:
se precedentemente erano due, ora è soltanto una. Il nucleo Artico, dopo essersi diretto verso il Regno Unito, scivolerà presumibilmente verso i Balcani lambendo appena le nostre regioni. Nella prima parte della prossima settimana avvertiremo un po’ di fresco apportato da sostenuti venti settentrionali, dopodiché potrebbe subentrare l’Alta Africana. La depressione atlantica, infatti, sfrutterà la lacuna barica presente sull’Atlantico Portoghese evitando l’Europa e provocando conseguentemente la risposta anticiclonica subtropicale sul nostro Paese.
Focus: evoluzione sino al 24 ottobre 2013
Il tempo si manterrà instabile per altre 24 ore, causa il transito di un rapido impulso perturbato ancora legato all’azione Artica oltralpe. Avremp piogge e temporali, anche violenti, mentre sulle Alpi ci aspettiamo delle nevicate attorno ai 1200/1400 metri. Il tempo migliorerà domenica e come detto avremo valori termici estivi nelle regioni Meridionali, laddove non sono da escludere picchi di oltre 30°C. Tra lunedì e martedì subentrerà un po’ d’aria fredda dai quadranti settentrionali, che insisteranno presumibilmente sino a metà settimana. Non è da escludere una temporanea recrudescenza dell’instabilità specie su Adriatiche e regioni meridionali.
A seguire interverrà l’Alta Africana, che porterà bel tempo e un generale rialzo delle temperature. Un aumento sensibile, che produrrà valori superiori alla norma un po’ in tutte le nostre regioni. Una configurazione barica che potrebbe accompagnarci sino alla conclusione dello step previsionale.
Evoluzione sino al 29 ottobre 2013
Difficile, al momento, ipotizzare un cambiamento sostanziale. Anche perché i modelli indicano, al momento, un’aspra battaglia tra il freddo – crescente – proveniente dalla Scandinavia e le ingerenze atlantica destinate all’Europa occidentale.
In conclusione.
Insomma, l’Autunno ci mostrando tutti i suoi lati. Una stagione talvolta contraddittoria, capace di proporre sia scenari tardo estivi, sia i primi accenni invernali.