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La tregua anticiclonica spezza il flusso perturbato

di Mauro Meloni
12 Mar 2008 - 18:16
in Senza categoria
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Clima decisamente temperato sull'Europa Mediterranea, con valori più elevati sulla Penisola Iberica. Aria più fresca ed instabile percorre le zone centro-settentrionali europee, mentre il vero freddo non interessa i confini europei. Fonte: https://www.meteogiornale.it/live/
Si è definitivamente concluso il lungo periodo contraddistinto da condizioni meteo piuttosto instabili sull’Italia e gran parte del Mediterraneo Centro-Occidentale, iniziato oltre una settimana fa e proseguito fino a questi primi giorni della settimana.

Ora il mese di marzo si appresta a mostrare un lato decisamente più clemente e stabile, sotto l’influenza di una cupola anticiclonica, il cui cuore resterà tuttavia confinato alle latitudini tropicali dell’entroterra nord-africano.

La timida spinta altopressoria risulta però sufficiente a costringere le perturbazioni atlantiche a transitare a latitudini un po’ più elevate, appena oltre l’Arco Alpino. Sull’Europa Centro-Settentrionale il treno delle perturbazioni atlantiche non s’arresta certamente, anzi appare più vivace che mai.

Proprio in queste ore nuovi impulsi perturbativi stanno transitando sul cuore del Continente, giungendo fino ad ammassarsi con decisione all’Arco Alpino, baluardo protettivo per il nostro Paese, decisamente efficiente con questo tipo di configurazioni bariche.

Le aree nuvolose in transito sull’Europa Centro-Occidentale sono collegate al vasto sistema perturbato atlantico, con profondo perno depressionario centrato tra la Scozia e la Danimarca. Questa profonda Bassa Pressione sta favorendo nuovamente una circolazione di venti molto intensa fra Isole Britanniche, Francia Settentrionale, Paesi Bassi e gran parte della Germania. Tuttavia l’episodio odierno non appare paragonabile alla tempesta di qualche giorno fa.

Sul nostro Paese la situazione meteo appare decisamente più tranquilla, grazie al timido influsso anticiclonico che si origina dalle latitudini sub-tropicale oceanica. L’attuale configurazione sinottica mostra ancora un discreto gradiente barico fra le aree alpine e le Isole Maggiori, con tendenza a temporanea formazione di un minimo barico orografico sottovento sul Mar Ligure, dovuto proprio ai tentativi perturbati, in collisione contro le Alpi, di aggirare l’ostacolo anticiclonico.

Lo scarto pressorio appena descritto favorisce ancora una ventilazione piuttosto sostenuta, prevalentemente di maestrale, con rinforzi più decisi lungo l’Arco Alpino ed a ridosso delle Isole Maggiori.

Il flusso umido occidentale impatta anche contro le coste tirreniche, quelle maggiormente esposte ai disturbi nuvolosi di tipo marittimo, che portano qualche piovasco sull’Appennino Toscano e coste campane, fra casertano e napoletano. Nuvolaglia stratiforme più alta è in transito anche lungo le Isole Maggiori.

Come già anticipato, la nuvolosità più consistente è ammassata lungo l’Arco Alpino, con interessamento maggiore del settore centro-occidentale. Le precipitazioni interessando prevalentemente i versanti esteri, ma sconfinamenti di rilievo interessano soprattutto la Val d’Aosta.

Queste correnti nord-occidentali, una volta scavalcato l’Arco Alpino, discendono lungo le vallate e le pianure sotto forma di foehn, il vento tipicamente secco che favorisce impennate termiche (dovute all’azione del riscaldamento adiabatico) e cieli tersi.

Le temperature più elevate si sono avute sul Piemonte durante le ore più calde, con punte di oltre 23 gradi su torinese, cuneese ed astigiano. Valori di stampo primaverile, con picchi oltre i 20 gradi, anche su Sardegna, Romagna e Marche.

La parentesi primaverile altopressoria dei prossimi giorni sarà responsabile di un probabile ulteriore lieve aumento termico. I valori tenderanno a salire decisamente oltre la media, già ora sono al di sopra della norma. Anche la prima decade di marzo non è stata complessivamente un periodo certamente freddo per la nostra Penisola, nonostante le condizioni instabili ed a tratti perturbate, con locali situazioni nevose fino a quote basse.

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