L’evoluzione generale
La prima decade del nuovo mese potrebbe segnare quella svolta tanto attesa verso condizioni meteorologiche più fredde e piovose, proprio come si conviene alla seconda parte del mese di novembre. Il ruolo fondamentale potrebbe essere ancora una volta giocato dall’alta pressione Russo-Scandinava di concerto con l’alta delle Azzorre, pronte a tendersi la mano. Un connubio che darebbe il via alla discesa di aria più fredda di matrice continentale verso i Balcani e il Mediterraneo, scivolando sul bordo orientale della figura alto pressioria formatasi.
Il tempo previsto sull’Europa e sull’Italia
Ma quali sarebbero le conseguenze se tale ipotesi dovesse trovare riscontro anche nel medio periodo? Bene, dopo la fase più mite ma moderatamente piovosa che ci attende, ecco che la rosa dei venti sembra pronta a proporci correnti mediamente orientali dirette verso la nostra Penisola.
È evidente che gli elementi di incertezza sussistono e vanno scrutati con estrema attenzione, ma pare assai probabile che l’unica valvola di sfogo del freddo possa appunto essere rappresentata proprio dall’Europa Russo-Balcanica, laddove verrebbe a posizionarsi il bordo orientale dell’alta pressione descritta in fase di analisi.
Aria certamente più fredda che andrebbe ad interessare principalmente i versanti di Levante, anche se i movimenti della varie figure bariche ne potrebbe decidere un maggiore spostamento verso Ovest con interessamento di tutto il bacino del Mediterraneo.
L’ulteriore elemento di interesse è dato dal ruolo che potrebbe svolgere l’alta pressione delle Azzorre, visto che dal suo posizionamento verrebbero a crearsi quelle situazioni ideali ad interferenze più umide e miti provenienti direttamente dal vicino Oceano Atlantico. Un’azione che acuirebbe i contrasti con l’aria più fredda, accrescendo in tal modo la probabilità di precipitazioni lungo tutto lo stivale.
Precipitazioni che, se confermate, assumerebbero consistenza solida sui monti, con le prime nevicate che farebbero la loro comparsa dai 1000-1200 m in su. Insomma, un vero assaggio pre-invernale così come vuole la statistica e la tradizione. I prossimi giorni saremo in grado di valutare se la realtà proposta rispecchierà fedelmente entrambi gli aspetti.
In conclusione
Quello che ci sembra ancora una volta importante sottolineare è la presenza di figure di alta pressione che con molta facilità si affacciano sullo scacchiere Europeo alle alte latitudini settentrionali. Figure indispensabili nel definire una stagione invernale “vera”, senza che interferenze eccessivamente miti (che in talune circostanze potranno anche presentarsi) ne decidano anticipatamente le sorti.