L’ingresso del nucleo freddo in quota sulle regioni centro-meridionali ha lasciato invece all’asciutto le regioni settentrionali. A differenza di quanto è capitato spesso in quest’inverno, il Nord Italia è stato penalizzato da questa dinamica perturbata: il nucleo freddo non si è infatti rivelato in grado di determinare il richiamo di correnti particolarmente fredde nord/orientali, così da far saltare l’appuntamento con la neve diffusa nella giornata di ieri. Quest’oggi, come appare chiaro dall’immagine satellitare, gran parte del Nord appare privo di nubi significative, in quanto troppo distante dal motore perturbato a carattere freddo, entro quale s’incentrano tutti gli ammassi nuvolosi che vediamo aggirarsi sui bacini centro-meridionali italiani. Le temperature sono risalite, specie sull’area di Milano, ove solo ieri fioccava ed oggi sono stati raggiunti ben 10 gradi, ma clima molto mite anche a Bolzano, con 9 gradi. Clima ben più freddo in montagna, ove si percepisce più direttamente la circolazione artica.
In giornata la neve ha colpito in particolar modo il Lazio e la Sardegna: su Roma una bufera di neve ha fatto accumulare alcuni centimetri di manto al suolo, che sostanzialmente significa che bisogna addirittura tornare indietro di 24 anni per trovare una nevicata più consistente. Nel corso della giornata, lo spostamento del nucleo freddo dal Tirreno verso le regioni centro-meridionali ha favorito episodi nevosi fino a bassa quota anche su diverse aree della dorsale centro-meridionale appenninica, con severo abbassamento termico al Sud e sulla Sicilia.