Che la stagione estiva sia una iattura per le risorse idriche isolane è un dato lapalissiano. Ma in questo sciagurato anno solare le precipitazioni totali sono state ben sotto la media trentennale con il risultato che già ci si preoccupa per la scarsità del prezioso liquido. Da un recente monitoraggio dell’AMAP ( l’ente siciliano per gli acquedotti) sui quattro dei maggiori invasi dell’Isola è emerso che rispetto al settembre 2007 oggi ci sono ben 51 milioni di metri cubi d’acqua in meno. E quasi un quinto di questa mastodontica cifra è andato perso nell’ultimo mese. Alcuni dati per capire l’emergenza.
Nell’invaso Poma (zona occidentale dell’Isola) nel settembre del 2007 c’erano ben 39 milioni di metri cubi d’acqua scesi a 27 nell’agosto di quest’anno e a 22 scarsi in questo ultimo mese. Va peggio nella diga Rosamarina con 45 milioni nel settembre 2007 contro i quasi 15 del settembre di quest’anno.
E’ vero che gli ultimi dieci giorni sono stati forieri di precipitazioni ma è pur vero che l’arido terreno siculo assorbe tutta l’acqua meteorica senza rilasciarne nemmeno una goccia per gli invasi.
Ora si pensa a come affrontare la crisi. Se non avverrà una svolta dal punto di vista climatico allora bisognerà razionalizzare le poche risorse disponibili. E’ prevista una riunione di verifica presso la sede dell’Agenzia Regionale per le acque nei primi giorni di ottobre in cui sarà pianificato un programma straordinario per l’utilizzo delle scarse risorse idriche. Nel frattempo non resta che sperare in Giove Pluvio.