Come accennato in precedenti editoriali sembra che questa “caparbia” insistenza, di due dei principali “motori dell’atmosfera”, HP Azzorre e VP, sia destinata a rompere questo breve “idillio” dalle sfumature quasi estive.
Abbiamo spesso accennato all’importanza, durante il semestre caldo, dell’anticiclone di matrice sub-tropicale che segna il passo tra una fase di transizione e verso la bella e calda stagione.
Certamente non si discute delle frequenti e normali incursioni, anche pre-estive, che l’HP Azzorre può avere nella sua spinta dinamica verso nord, ma circa le modalità con cui questo accadimento si mostra e viene a palesarsi nei sui aspetti più “particolari”. Modalità che sono rintracciabili in un percorso già consolidato: area mediterranea sotto costante interferenza depressionaria.
Sino a quando non assisteremo ad un “normale”, e qui si viene a porre l’accento sul fattore “anomalo”, ristrutturazione (controtendenza) sulle “solite ed acquisite” ondulazioni ampie delle correnti ad alta quota, non possiamo dire che siamo nella piena “regolarità” stagionale.
Frequenti impulsi di aria fredda, di provenienza polare o artica, diretti tra il bacino sud-occidentale o centro-meridionale del Mediterraneo, non sono fattori di “prassi normale” e non favoriscono certo i tentativi di “promontori caldi” (anticiclone di matrice africana) nella loro normale funzione. Cavi d’onda freddi “inibiscono” la conquista del Nostro mare di detta figura pressoria, prettamente estiva.
Dall’immagine rielaborata si può vedere molto chiaramente quanto questo “cavo d’ onda”, nella sua ampia azione, riesca ad spostare in maniera forzata l’anticiclone caldo verso est.
Ne scaturisce una situazione depressionaria sulla parte centro-occidentale dell’Europa ed una, contraria, altropressoria sull’estremo lembo orientale.
Torniamo a ribadire che non basta l’azione dinamica, perlopiù non costante, dell’HP delle Azzorre per garantire tempo stabile e caldo in maniera “perdurante”, ma è strettamente indispensabile l’interazione con altra e “solida” base oraria , forte legame di matrice sub-tropicale, per porre in essere una chiara fase di “controtendenza”.
Ci aspetta quindi, nel medio termine e sino ail 28 del c.m., una situazione atmosferica non certamente degna del periodo che stiamo percorrendo. Frequenti saranno le situazioni di “marcata instabilità” con temperature che tenderanno nuovamente a scendere sotto la media del periodo.