L’Italia, finora ai margini di due distinte strutture bariche, sta entrando nell’orbita dell’Anticiclone delle Azzorre. Non si tratterà di invasione vera e propria, piuttosto del consolidamento di una generosa propaggine orientale ma che riuscirà ad assicurare una maggiore protezione verso quegli spifferi d’aria fresca provenienti da est.
Ciò detto, dobbiamo necessariamente sottolineare la stazionarietà della configurazione principale: una possente struttura anticiclonica sbilanciata ad ovest e un’ampia depressione sull’Europa orientale. Fin tanto che lo scenario non subirà modifiche sostanziali, sarà bene non abbassare la guardia perché le insidie instabili rimarrebbero in agguato.
Il tempo martedì 16 luglio
I cieli saranno in prevalenza sereni o scarsamente nuvolosi, salvo locali annuvolamenti fin dal mattino sui rilievi alpini del nordovest. Non mancherà occasione per qualche scroscio di pioggia sui rilievi lombardi e dell’alto Piemonte, destinati ad acuirsi nelle ore successive. Dal pomeriggio, infatti, i temporali si estenderanno anche al resto delle Alpi occidentali e nell’entroterra ligure. Qualche scroscio di pioggia dovrebbe manifestarsi anche sui rilievi appenninici rivolti verso il Tirreno, così come nelle zone interne di Sicilia e Sardegna. Segnaliamo venti sostenuti settentrionali al centro sud, specie sul medio-basso Adriatico e sullo Ionio. Le temperature, infine, non dovrebbero subire sostanziali variazioni e le massime raggiungere punte di 33-34°C.
Mercoledì 17 luglio
Potrebbe rivelarsi la miglior giornata settimanale, con prevalenza di sole e caldo un po’ dappertutto. Le sole zone dove sussiste un moderato rischio di temporali saranno le Alpi – specie settore ovest – e i rilievi della Sardegna interna. I venti non dovrebbero variare, restando sostenuti settentrionali nelle regioni del sud. Le temperature potrebbero aumentare di altri 1-2°C nei valori massimi, raggiungendo localmente i 35°C.
Crescente attività temporalesca nei giorni successivi
L’Anticiclone manifesterà un graduale indebolimento, causa infiltrazione d’aria atlantica sull’Europa centrale. L’azione temporalesca inizierà a manifestarsi in modo più convincente sull’arco alpino, coi temporali che già giovedì potrebbero sfociare sulla pedemontana. Temporali di una certa vivacità sembrerebbero in grado di coinvolgere anche le zone interne della Sardegna, mentre acquazzoni più sporadici ricompariranno lungo la dorsale.
Preludio alla maggiore instabilità diurna del fine settimana, che ancora una volta riproporrebbe frequenti temporali – molti dei quali piuttosto violenti e accompagnati dalla grandine – principalmente sui rilievi pur senza escludere sconfinamenti anche in altri settori. Le temperature potrebbero calare di qualche grado, mentre i venti non cambieranno granché.