Un Europa divisa a metà, quella che oggi ci mostra il satellite; le regioni orientali fino alla Russia, vivono sotto l’egida del generale inverno, governate da un intenso Vortice Polare, che invia i suoi refoli freddi fin verso la Turchia, coinvolgendo l’area balcanica ed entrando anche sul mare nostrum orientale, con nubi e temperature ancora fredde su medio adriatico e sud, dove specie in quest’ultimo si rasentano ancora condizioni a tratti instabili con residue precipitazioni.
Il quadro termico di dette zone europee è evidentemente contrassegnato da valori termici sotto lo zero spesso per tutto il giorno, i cieli si presentano al più grigi e non mancano precipitazioni nevose.
L’Europa centrale vive una situazione di mezzo, con quadro termico ancora freddo, seppure i valori massimi sono in lenta ripresa, il cielo si presenta variabile, grazie all’influenza di un promontorio anticiclonico in estensione dall’Atlantico verso est, che non garantisce tempo stabile, vige ancora la prevalenza di correnti settentrionali, ma comunque la situazione non risulta più perturbata come nei giorni passati.
Non che qui possa dirsi finita la stagione invernale, ma ci saranno momenti di intervallo legati alla variabilità, seguiti da peggioramenti che possono sfociare in ritorni freddi.
Il comparto settentrionale, vive tra l’influenza del Vortice Polare e la nascita di nuove aree cicloniche sul settore nordoccidentale, pronte ad influenzare le sorti meteorologiche dell’Europa centro orientale, ostacolate ad ovest dalla presenza dell’alta oceanica, sempre più decisa a non permettere la penetrazione verso meridione di flussi artici diretti.
Andando verso ovest, troviamo un quadro climatico in mutamento; l’inverno qui si sta allontanando lentamente ma decisamente, i valori termici sono saliti anche sopra i 10° per quanto concerne le massime, con valori anche superiori per la penisola iberica, in vera esplosione primaverile, così come la nostra penisola nel settore tirrenico; il tempo resta variabile, ma con frequenti momenti soleggiati.
Presto le correnti oceaniche entreranno sul continente, e già sulla penisola iberica se ne vedono i prodromi, con della nuvolosità legata ad un fronte caldo, che copre i cieli dell’area sudoccidentale.
Tornando alla nostra penisola, si nota la massa cumuliforme che sta per entrare tra Abruzzo Molise e Puglia, segno dell’influenza ancora presente dell’area instabile pilotata a nord dal Vortice Polare, ultimo attacco all’Italia, flagellata da un lungo inverno senza quasi interruzione che per oltre un mese ha tenuto scacco sull’intero continente.
Ora come è naturale accada, il Vortice Polare inizierà gradualmente a tirare i remi in barca, spingendo la sua influenza solo oltralpe, lasciando così spazio alle correnti oceaniche di riprendere il loro flusso sul comparto meridionale europeo, seguite molto probabilmente da un’affermazione di cupola anticiclonica che sarà in grado di riportare una certa stabilità sull’area mediterranea.
Quindi stringano ancora i denti gli adriatici, perché a breve, il freddo lascerà posto ai primi tepori primaverili, ma non dimentichiamo che possono ancora crearsi le condizioni per incursioni fredde sul mare nostrum, normalmente presenti nella prima parte della stagione primaverile.