L’evoluzione generale
La figura principale che detterà legge anche nel prossimo periodo sarà sempre la stessa: una vasta struttura depressionaria presente in prossimità della Gran Bretagna, capace di inviare masse d’aria più umida oceanica verso il continente Europeo. Una figura che portandosi verso Sud sta determinando quel supporto sub tropicale all’alta pressione in espansione sull’Italia e che ne prossimi giorni porterà caldo e nebbie diffuse.
Il tempo previsto in Europa e sull’Italia
Ma qualcosa sembra stia per cambiare, perlomeno nel lungo periodo. La suddetta depressione perderà gradualmente parte della sua forza, lasciando in tal modo spazio e terreno libero all’alta pressione delle Azzorre. Uno spazio che porterà lo stesso anticiclone ad espandersi verso Est, interessando quindi la Penisola Iberica e il nostro stivale.
Ma sarà un movimento che si mostrerà veramente decisivo, perché una moderata ondulazione dele correnti d’alta quota sembra voglia arrecare un primo leggero peggioramento sulle regioni occidentali, con correnti che dovrebbero progressivamente ruotare da Nord-Nordovest. Avremo quindi un abbattimento dei tassi d’umidità dell’aria, con conseguente riduzione delle nebbie presenti.
Ma il motivo più interessante sarà dato dal rafforzamento della stessa alta pressione che ritroverà ad Est il fido alleato Russo-Scandinavo, col quale sembra sia intenzionato a dialogare nuovamente. Una situazione che, attorno al 9 del prossimo mese, potrebbe portare ad un’espansione anticiclonica in direzione della Scandinavia, con conseguente possibile discesa d’aria fredda sul brodo orientale delle stesse figure bariche.
Una discesa che avrebbe come obiettivo principale l’Europa dell’Est ma che andrebbe poi ad interessare anche la nostra Penisola sotto forma di correnti orientali. Ecco pertanto che si avrebbe un cambio di circolazione importante, col primo vero freddo della stagione pronto a farci visita.
In conclusione
È certamente presto per andare ad analizzare nel dettaglio una situazione che pare probabile ma che avrà bisogno di tutte le conferme del caso. La percentuale di riuscita pare essere piuttosto buona, ma per capire quali effettivamente potranno essere gli effetti soprattutto in termini di precipitazioni ci sarà da attendere. Quel che pare importante sottolineare è che come accadeva anni fa, le festività di tutti i Santi saranno la data che con tutta probabilità sancirà il passaggio da una fase autunnale mite ad un’altra annunciante l’arrivo del trimestre freddo per eccellenza.