Parlare di maltempo è superfluo, di danni anche. Di vittime pure. Purtroppo è un fatto assodato. Agli inizi d’Autunno, soprattutto negli ultimi anni, ogni perturbazione che affronta il Mediterraneo si carica d’energia e scarica al suolo quantità di pioggia così grandi che il territorio – provato da interventi antropici smodati – non è grado di sopportarle. Ieri è stata una giornata infernale in Liguria, oggi un autentico nubifragio ha colpito la zona di Prato riscuotendo il suo tributo in vite umane. 3 le vittime, tutte di nazionalità cinese. Ed ora intense piogge stanno assediando le Venezie e l’alto Lazio.
Maltempo al capolinea? Quasi. Al Nord la situazione migliorerà in giornata, al Centro si dovrà attendere la sera e la perturbazione si dirigerà sull’Italia Meridionale. Fin da stasera pioverà tanto in Campania, poi nella notte forti rovesci si dirigeranno verso la Puglia e la giornata di domani si aprirà all’insegna del cattivo tempo. I Modelli, nei loro aggiornamenti, hanno mantenuto una sbalorditiva linearità e anche le ultime elaborazioni confermano la possibilità di un mercoledì fortemente perturbato su Puglia, Campania e Basilicata.
Avrete compreso che la perturbazione si sta dirigendo a sud e nonostante il tragitto da percorrere perderà soltanto una piccola percentuale del proprio potenziale piovoso. Evidenziamo il rischio di locali nubifragi nei territori pugliese e campano. Consigliamo un attento monitoraggio delle condizioni e non dimentichiamoci di quanto accaduto poco tempo fa per esempio sulla Costiera Amalfitana.
Per un miglioramento occorrerà attendere la sera, anche se pare che i rovesci possano insistere per l’intera giornata in diverse zone della Puglia.
Condizioni nettamente migliori sull’Italia Centro Settentrionale, ove le nubi dovrebbero insistere soprattutto nei rilievi. Annuvolamenti più vivaci interesseranno probabilmente le montagne abruzzesi, molisane e laziali, tanto da non escludere la possibilità di locali acquazzoni. Le due Isole vivranno un’altra giornata di variabilità e in conclusione focalizziamo l’attenzione sul cambio circolatorio che comincerà a manifestarsi sul Nord Italia e in Adriatico. Soffieranno venti orientali, derivanti dall’avvicinamento di un nucleo Artico sui Balcani.
Cambio circolatorio estremamente importante e che condurrà l’Italia verso un altro, probabile, peggioramento. Quando? Il prossimo fine settimana. Prima però ci saranno le giornate di giovedì e venerdì, che saranno caratterizzate dalla contrapposizione tra una figura anticiclonica proveniente da sud e le correnti più fresche balcaniche. Leggendo Alta Pressione si sarebbe portati a credere che le condizioni meteorologiche saranno stabili e soleggiate, ma ci si sbaglia. E’ vero, la struttura stabilizzante affonderà i piedi nel nord Africa, però c’è un’altra figura ancor più importante: l’Anticiclone Scandinavo. E’ da là che si avvicinerà il nucleo Artico, scivolando lungo il fianco orientale. E’ da est che verranno i venti freschi, decisamente freschi, che tra l’altro porteranno nubi e un calo termico nelle zone esposte: Nord Italia e regioni Adriatiche.
Abbiamo guardato ad est, ma forse è bene prestare attenzione anche all’ovest. Perché un’altra profonda perturbazione atlantica si impossesserà del settore franco-iberico e pian piano si dirigerà sui nostri mari di Ponente. Tra sabato e domenica le prime nubi e i primi refoli d’aria umida. I cenni più evidenti si avranno nelle due Isole, sottoforma di tese correnti Sciroccali.