Tra Inverno e Primavera:
detta così potrebbe sembrare un paradosso, ma le condizioni meteorologiche ci hanno mostrato le peculiarità di entrambe le stagioni. E non potrebbe essere altrimenti, considerando che siamo in una fase di passaggio di testimone tra l’inverno e la primavera. Si spiegano in tal modo i violenti temporali che hanno causati danni e disagi, anche accompagnati da grandine, così come pure le nevicate che hanno imbiancato i rilievi appenninici e insulari a quote interessanti.
Cambio di pattern:
quando facciamo riferimento ai cambi di pattern ci riferiamo alle modifiche circolatorie su larga scala. Modifiche che, rispetto a quanto accaduto nel corso dell’intera stagione invernale, potrebbero rivelarsi risolutive. L’Atlantico, che ha governato per mesi, sta perdendo colpi. Anche questo è un segnale evidente del passaggio di testimone, ragion per cui non dovremo stupirci se col passare dei giorni assisteremo a scambi meridiani sempre più vivaci.
Uno sguardo ad est:
mancando l’Atlantico, andremo a monitorare la situazione sull’Europa orientale e sulla Russia. I maggiori centri di vorticità ciclonica tenderanno a sbilanciarsi verso est, andando a raffreddare quelle aree del Continente. E non possiamo non citare la goccia fredda che si sta isolando sullo Ionio, perché potrebbe catalizzare un po’ di freddo proprio dai quadranti orientali.
L’alta delle Azzorre:
un’altra figura che farà parlare di sé è l’Anticiclone Azzorriano. Relegato a ruolo da comprimario per mesi, ora sta manifestando una vivacità favorita da quell’indebolimento Atlantico di cui s’è accennato pocanzi. Pian piano proverà a guadagnare terreno verso est e verso nord, invadendo presumibilmente l’Europa occidentale e provando ad impossessarsi del Mediterraneo.
Aspra battaglia:
ed ecco quindi aprirsi quella disputa di cui s’è parlato in sede titolare. La conquista del Mediterraneo non sarà impresa semplice, perché le ingerenze orientali tenderanno ad ostacolarne i piani. Un simile scenario depone a favore di un quadro meteorologico stabile e soleggiato nelle regioni settentrionali e tirreniche, mentre le rimanenti potrebbe subire gli effetti degli apporti instabili da est.
Focus: evoluzione sino al 18 marzo 2014
Nei prossimi giorni avremo condizioni di bel tempo sul Nord Italia e nelle Tirreniche, mentre su Adriatiche e isole maggiori insisteranno sussulti instabili localmente rilevanti. Il tutto dovrebbe accompagnarci sin verso gli esordi della prossima settimana, quando non è da escludere una recrudescenza destabilizzante dai quadranti orientali.
Dovremo valutare l’eventuale inserimento di un nucleo freddo dai Balcani, che se confermato potrebbe avere ripercussioni non solo sulle regioni orientali ma anche nel resto d’Italia. Molto dipenderà dalla vivacità che riuscirà a mettere in campo l’Alta delle Azzorre, ma sembra che la parte più vigorosa della struttura anticiclonica sia destinata a rimanere ancorata sull’Europa occidentale.
Evoluzione sino al 23 marzo 2014
A più lungo termine si evidenziano scenari instabili persistenti, che potrebbero risentire di scambi meridiani più pronunciati. Una tipica configurazione marzolina.
In conclusione.
Marzo, come plausibile, sta mostrando i tipici connotati di transitorietà che gli appartengono. Non sono da escludere gli ultimi accenni invernali, così come potrebbero manifestarsi anche le prime avvisaglie primaverili.