Il trend climatico dei prossimi 5-6 giorni, dal punto di vista agro-meteorologico, potrebbe riservare alcune difficoltà alle colture, coltivate e non. La prima fase, perlopiù destinata alle regioni Settentrionali, dovrebbe portare abbondanti nevicate su buona parte della Pianura Padana. Il freddo pare sia destinato a non provocare particolari problemi, visto che le temperature al suolo non dovrebbero raggiungere valori tali da superare le soglie critiche di sopportazione da parte delle colture.
Tuttavia si potrebbero verificare notevoli problemi in seno agli accumuli nevosi previsti, localmente notevoli. In tal caso sarà possibile distinguere le colture dalla vegetazione arborea: la prima rimarrebbe pressoché immune da eventuali danni meccanici dati dall’appesantimento degli organi vegetali, mentre la permanenza di una spessa coltre nevosa sarebbe la causa di disseccamenti dovuti a scottature generalizzate delle parti verdi, specie in seno al colletto, ossia la parte di pianta più vicina al suolo.
Un meccanismo che dovrebbe acuirsi durante le ore notturne, quando la neve potrebbe trasformarsi in ghiaccio per via delle basse temperature. Per quel che concerne le piante arboree, saranno da monitorare con attenzione in quanto la neve depositata e successivamente ghiacciata potrebbe determinare danni meccanici e scottature delle parti legnose.
Volgendo lo sguardo oltre le 48 ore, tra il fine settimana e l’inizio della prossima, và segnalata la possibilità di una forte fase di maltempo al Centro Sud, specie i settori tirrenici e le Isole maggiori. Prevediamo infatti l’arrivo di umidi venti sciroccali che oltre ad apportare un deciso rialzo termico, determineranno piogge intense sui versanti maggiormente esposti a tal tipo di correnti.
Si consiglia pertanto un attento monitoraggio delle colture e la messa in opera di tutte quelle pratiche preventive volte a prevenire eventuali danni causati dalle intense piogge. Localmente potranno verificarsi veri e propri allagamenti, specie in pianura, che non faranno altro che determinare uno stato di sofferenza alle piante coltivate e non, con rischio di asfissia radicale e marciume degli organi vegetali in permanenza nell’acqua.
In conclusione si può ritenere che la settimana che và concludendosi, così come l’inizio della prossima, potrebbero determinare non poche difficoltà alle colture, sia per quel che concerne il freddo, sia per quel che riguarda la pioggia che cadrà in abbondanza.