Le proiezioni dei modelli matematici di previsione non disegnano nessuna ondata di gelo anomala, né tanto meno condizioni primaverili anticipate tali da provocare precoci risvegli vegetativi. Tuttavia va sottolineato come le ultime ore vedano nevicate e temperature diffusamente sottomedia, per l’influenza di aria fredda proveniente dalla Russia.
Aria fredda che già nelle prossime 48 ore si renderà meno intensa, mentre da Ovest progredirà l’alta pressione delle Azzorre. Quel che ci pare importante sottolineare è che nei prossimi giorni sussisteranno le condizioni ideali per estese gelate sia in pianura che nelle valli interne, specie al Centro Nord.
Ghiaccio notturno che tuttavia non dovrebbe arrecare particolari patemi alle colture, agrarie ma soprattutto forestali. I valori termici rientreranno all’interno di un range tale da non scendere al di sotto della soglia critica di sopportazione. Qualche preoccupazione potrebbe semmai permanere per l’ulteriore stress al quale saranno sottoposti vegetali e che andrà inevitabilmente ad accumularsi con quello legato agli eventi meteorologici estremi del recente passato.
A più lungo termine si intravede invece la possibilità di un nuovo modesto peggioramento che potrebbe interessare principalmente le regioni del Centro e quelle Settentrionali. Peggioramento a carattere moderatamente freddo, ma tale da non provocare danni sia dal punto di vista termico che da quello strettamente precipitativi.
In conclusione ci pare di poter affermare che il cammino stagionale tenderà a riproporsi su binari vicini alla normalità, sinonimo di adeguato sviluppo fisiologico delle colture vegetali. Non si evidenziano pertanto nuovi elementi tali da causare danni o comunque fattori di stress eccessivi.