La configurazione barica proposta dalle nuove mappe di previsione stagionale emesse dalla NASA, è leggermente differente da quelle proposta in precedenza.
Adesso la zona di pressione superiore alla norma tende a spostarsi verso nord, più a nord rispetto a quanto annunciato nei run di ottobre e novembre scorsi.
In pratica, si dovrebbe formare una cintura di anticicloni posta nelle zone polari, mentre la novità starà in una più attiva presenza della depressione atlantica, che sembra tornare protagonista attiva del tempo in pieno atlantico, e, probabilmente, sulle coste occidentali europee, Spagna, Francia ed Inghilterra.
Il cambiamento del run non favorisce, tuttavia, le temperature sul nostro Continente, le quali rischiano di essere più elevate del normale, tanto che sono previste anomalie termiche positive di 2-3°C sul nostro Settentrione.
Tuttavia l’inverno avrebbe precipitazioni nella norma, forse addirittura superiori al normale, sulla nostra Penisola, ove permane comunque la possibilità di “interferenza” tra i due tipi di aria differenti, quella da nord più fredda e quella da ovest più mite ed umida.
Il modello matematico NCEP, invece, proseguimento in senso stagionale del modello GFS, confermerebbe la presenza costante di un anticiclone sull’Inghilterra, in grado di coinvolgere anche il nostro Centro-Nord, mentre aria fredda permarrebbe sulla Russia.
In questo caso sarebbe il nostro Meridione ad essere favorito dalle invasioni di aria fredda da est.