Si conclude oggi la prima decade di Agosto all’insegna di condizioni meteo piuttosto anomale per il periodo, specialmente dal punto di vista termico. Il periodo statisticamente più caldo dell’anno culmina con una circolazione ciclonica che, seppur in isolamento, sta agendo in maniera piuttosto vigorosa, e che rappresenta un autentico scossone, considerato che era da oltre 2 mesi che una goccia fredda non entrava con questa decisione sul Mediterraneo.
Scossone ancor più amplificato in una stagione estiva che, seppur dinamica in un’analisi ad ampio respiro su scala Europea, si è mostrata piuttosto stabile e secca su quasi tutta l’Europa Mediterranea mentre, al contrario, è andata molto diversamente sul settentrione del Continente, colpito da situazioni frequentemente perturbate.
Come accaduto negli ultimi anni, Agosto sembra seguire ancora una volta uno schema favorevole alla discesa delle prime incursioni fredde ed instabili di origine nord Atlantica fin sul Mediterraneo, che portano inevitabilmente un sensibile anticipo di quel primo decadimento estivo, magari solo parziale e limitato alle regioni settentrionali, che nelle stagioni di qualche anno fa non si verificava quasi mai prima della terza decade agostana.
Entrando più specificamente nell’analisi, lo scenario barico vede la Penisola ancora stretta da una relativa circolazione depressionaria ben attiva in quota (nocciolo di 562 dam a 500 hPa tra Toscana, Umbria ed alto Lazio), ove la presenza d’aria fredda favorisce i contrasti termici alla base dell’instabilità temporalesca, quest’oggi concentrata proprio nel cuore del nostro Paese, con risvolti precipitativi fin sulle coste del medio Tirreno.
Ma la depressione è ben strutturata anche al suolo con perno su alto Tirreno, come peraltro testimoniano i forti venti che soffiano in senso antiorario attorno al centro depressionario, e che si mostrano decisamente sostenuti sulle Isole maggiori e sul medio-basso Tirreno.
I minimi depressionari sempre più ravvicinati (quello al suolo e quello in quota) sono il segnale di una struttura ciclonica ormai in avanzata evoluzione di cut-off, e che tenderà gradualmente nei prossimi giorni a colmarsi nel lento spostamento verso l’Europa orientale.
L’immagine del Meteosat8 mostra in maniera molto chiara l’azione del minimo ciclonico sull’alto Tirreno, attorno al quale ruotano una serie di ammassi nuvolosi piuttosto brillanti, sotto i quali si nascondono aree temporalesche. Temporali sparsi in prevalenza sulle regioni centrali, ma che hanno colpito anche parte del Triveneto, ed ora interessano il bacino marino fra il golfo di Trieste ed il golfo di Venezia.
L’instabilità si va portando fin verso le regioni meridionali, che saranno prese di mira marginalmente dai temporali, e anche dall’aria fresca. Puglia, Calabria e Sicilia sono le uniche regioni che anche oggi hanno visto qualche località superare la soglia dei 30 gradi, mentre altrove il campo termico si presenta ben sottomedia rispetto alla norma.
Tuttavia, sul nord-ovest dell’Italia le condizioni meteo sono decisamente migliorate, e ciò ha facilitato una certa ripresa termica, specie sulla valpadana centro-occidentale, interessata fino a ieri da temperature quasi autunnali.
Aree temporalesche molto consistenti sono in azione sull’Europa centro-orientale, interessata dalle correnti ascendenti del nocciolo depressionario presente sull’Italia, con contrasto acuito dalla presenza di una solida struttura altopressoria sulla Russia occidentale.
Infine la banda nuvolosa osservabile in basso sull’immagine satellitare, protesa dalle Baleari fin verso la Sicilia occidentale, è costituita da nubi decisamente innocue e non rappresenta altro che la linea di separazione fra masse d’aria diverse.
Nelle prossime 24 ore la struttura ciclonica farà ulteriori passi verso levante portandosi oltre l’Adriatico, verso la Dalmazia. Ciò faciliterà un ulteriore miglioramento, pur persistendo un’instabilità piuttosto attiva a metà giornata sulle aree appenniniche ed adriatiche centro-meridionali.
Subentrerà così gradualmente un timido cuneo anticiclonico dal Mediterraneo sud/occidentale che determinerà una graduale ristabilizzazione delle condizioni meteodal week-end fino a Ferragosto, giornata festiva che, anche alla luce delle proiezioni attuali, appare generalmente favorevole per i vacanzieri su gran parte delle nostre regioni.