E’ un’altra giornata che si è aperta e terminerà col sole. I cieli sono sgombri da nubi, anche lungo le coste. I tassi di umidità relativa sono molto contenuti e oltre a rendere più godibili le condizioni climatiche, viene a mancare l’elemento chiave che durante la precedente ondata di calore causò la comparsa di nubi marittime sulle coste della Liguria e delle regioni tirreniche.
Le temperature, dopo il calo del fine settimana, hanno ripreso a salire. Tra oggi e domani verrà raggiunto l’apice di questa “mini” sfuriata Africana, con punte di 35°C nelle zone interne insulari, della Campania, nelle valli laziali e della Toscana. Altrove avremo massime comprese tra 28 e 32-33°C, quindi grosso modo valori in linea con le medie stagionali.
Ma procediamo col dare uno sguardo all’immagine dal satellite. Noterete alcuni sistemi nuvolosi scorrere sull’Europa, da ovest verso est. Si tratta dei fronti perturbati associati all’area di Bassa Pressione Britannica, che ha il suo perno quasi a ridosso dell’Irlanda. Un’altra struttura ciclonica staziona in vicinanza del Mar Nero, dove provoca condizioni di forte maltempo e una marcata instabilità.
Nel Mediterraneo è presente un promontorio anticiclonico, che anche stavolta affonda le proprie radici nel cuore del nord Africa. Quel che differenzia questa struttura dalle precedenti, è che la parte più calda è rimasta defilata a sud. Si spiegano così le temperature relativamente più basse che stiamo registrando. Tra l’altro, nelle estreme regioni meridionali permane una ventilazione settentrionale abbastanza sostenuta, che contiene ulteriormente il rialzo termico e che rende i mari da mossi a localmente molto mossi.
Le perturbazioni che scorrono in Europa arriveranno a lambire le Alpi, con spifferi d’aria umida che provocheranno la genesi di nubi temporalesche. Dal pomeriggio gli annuvolamenti coinvolgeranno l’intera cerchia, sviluppando acquazzoni e temporali in Piemonte, Valle d’Aosta, in Valtellina, sul Trentino Alto Adige e nelle montagne del Veneto. Non si escludono, occasionalmente, sconfinamenti verso le vallate più settentrionali.