Tempo pazzo, quasi dalle caratteristiche primaverili, quello odierno lungo l’Italia, contraddistinto dall’influenza di una poderosa bassa pressione mediterranea, legata all’ampio sistema ciclonico con perno sulle Isole Britanniche e che convoglia masse d’aria fredde (traccia di nubi sotto forma di ciottolato ben visibili dal Meteosat) verso la Penisola Iberica.
La parte robusta della perturbazione è ormai slittata verso gli stati dell’Ex Jugoslavia e l’area danubiana, mentre il Nord Italia risente del ramo occluso, anche se sulle estreme regioni di Nord-Ovest s’individuano i primi rasserenamenti, ulteriormente incentivati dalle correnti secche di foehn. Sul Mediterraneo Occidentale, nei pressi delle Isole Baleari, si distingue un nuovo ammasso nuvoloso alle porte della Sardegna, generando dall’ingresso dell’aria più fredda d’origine artica, ma non è alle porte alcuna ondata particolare di freddo.
L’immagine satellitare di qualche ora fa, focalizzata sull’Italia, evidenzia il potente richiamo sciroccale esercitato dal vortice ciclonico sul Mar Ligure: le correnti africane sono state talmente intense da sospingere pulviscolo sahariano verso la Sicilia e poi le regioni peninsulari del versante ionico.
In mattinata abbiamo dedicato grande attenzione alle nevicate fino al piano che si sono verificate tra il cuneese e l’entroterra ligure fra savonese e genovese, ma nelle ultime ore la neve è giunta molto generosa e non a quote eccessive anche su tutto l’Arco Alpino centro-orientale: importanti i fenomeni che si sono avuti sul Trentino, a quote mediamente superiori agli 800-1000 metri, ma in alcune strette vallate la dama bianca è segnata fino a quote più basse prettamente collinari. Le immagini webcam sono eloquenti sulle nevicate odierne in Trentino, ma in maniera abbastanza sorprendete i fiocchi sono scesi fino in collina anche in Friuli, sull’area di Tarvisio e su alcune zone della Carnia.