L’evoluzione generale
L’alta pressione sub-tropicale, con la sua parte mite oceanica, dopo aver latitato dal bacino del Mediterraneo pare intenzionata ad avere un’influenza maggiore sulle sorti meteorologiche dell’Europa Centro occidentale. V’è da dire però che il centro d’azione rimarrà sempre sbilanciato verso Ovest, con la non sopita voglia di spingersi verso Nord.
Ma quel che preme sottolineare è come non vi siano segnali di nuove ondate calde in arrivo, perlomeno fin verso l’ultima decade del mese, quando non è escluso che si possa verificare l’ultimo vero “sospiro” africano prima del passaggio di consegne con l’autunno meteorologico.
Il tempo previsto in Europa e sull’Italia
Per quanto concerne il tempo previsto sull’Europa non possiamo far altro che ribadire come la circolazione stia subendo un cambio di registro, a testimonianza della prossima stagione che, come più volte rimarcato, approda dapprima sul Nord Europa per poi spingersi lentamente verso Sud.
E difatti ecco che l’analisi quotidiana delle carte di previsione mostra la presenza di un’area di bassa pressione, associata al Vortice Polare, in espansione tra la Gran Bretagna e i Paesi Scandinavi, dove le condizioni meteorologiche andranno progressivamente peggiorando verso il fresco e l’incipiente instabilità.
Evoluzione questa che andrà ad interessare anche le regioni del Centro Europa, dalla Germania fin verso i Paesi alpini oltre confine. Tali influenze si spingeranno anche verso i nostri rilievi settentrionali, dove si avrà un incremento dell’instabilità pomeridiana condita da temporali e frequenti rovesci.
La presenza dell’alta pressione delle Azzorre verso Levante favorirà invece bel tempo sulla Spagna, il Portogallo, la Francia e le nostre regioni Tirreniche, anche se le correnti rimarranno prevalentemente Nord occidentali, determinando in tal modo un contesto termico certamente piacevole e mai eccessivo.
In prospettiva si potrebbe profilare un nuovo peggioramento su gran parte della Penisola, dovuto alla spinta verso Nord dell’anticiclone oceanico. In tal modo una nuova ondulazione delle correnti d’alta quota si spingerebbe fin verso il bacino del Mediterraneo, con condizioni di tempo fortemente instabile e primo vero calo sensibile delle temperature. Ma tale possibilità dovrà trovare le necessarie conferme nei giorni avvenire.
In conclusione
Ciò che sembra importante mettere in rilievo è come si stia profilando un possibile passaggio di consegne stagionale senza grossi traumi o comunque eventi considerabili anormali. Certo è che lo schema generale della circolazione non sembra intenzionato a cambiare sostanzialmente, proponendoci anche nel lungo termine importanti scambi meridiani, blocchi Atlantici e la rivitalizzazione di tipiche figure autunno-invernali come il Vortice Polare.