Le irruzioni fredde sono caratteristiche dell’inverno greco, in quanto lo Stato è particolarmente sensibile alle invasioni fredde che provengono dai vicini Balcani.
Si ricorda, ad esempio, una nevicata che durò più giorni nel Gennaio del 1983, su Atene, mentre in Italia imperversava una cupola anticiclonica di origine africana!
Ma è anche raro che i valori termici crollino così in basso, perché stavolta l’ondata di freddo non è venuta semplicemente dai Balcani, ma dalla Russia Settentrionale, “pescando” il freddo dal gelido Mare di Kara.
Il radiosondaggio di Atene, mostra stamani una temperatura di -34°C al livello geopotenziale di 500 hPa, e di -11°C a quello di 850 hPa (ove infuria il vento da nord est a circa 70 kmh).
Da ieri sera è in atto una bufera di neve, e la temperatura alle ore 06 di stamani era pari a -3,8°C.
Si tratta di un valore record, in quanto il record storico per la città era di soli -3°C.
La normale temperatura minima di Febbraio, infatti, è di 10°C più elevata.
Dovrebbero essere caduti, fino al momento, circa 5 cm di neve, ma la nevicata sta continuando.
Così come a Tripolis, anch’essa imbiancata da circa 5 cm di manto bianco, con una temperatura di -7°C.
La temperatura più bassa, per stamani, la ritroviamo a Kastoria, con -12°C, e circa 4 cm di neve al suolo.
A Kozani, nel nord della Grecia, si toccano i -11°C; il record storico, qui, comunque, è di -16°C.
Dal punto di vista sinottico, notiamo come la mappa ad 850 hPa mostri una profonda e stretta saccatura che, dalla Russia, si spinge fino all’Egeo ed alla Turchia, con il suo apporto di gelo e di neve.
I valori termici più bassi in quota li ritroviamo sulla Stazione di Kiev, in Ucraina, ove la temperatura tocca i -23°C a 1370 metri di altezza.
Da segnalare anche Brindisi, che, con i -12,7°C della mezzanotte, ha superato i limiti di freddo in quota dal 1988 ad oggi.