Nuovi temporali nella notte hanno scosso le zone alpine/prealpine dell’Alta Lombardia e del Trentino: ancora una volta si è trattato di formazioni di celle temporalesche di natura prefrontale, capaci di innescare fenomeni localmente consistenti in Valtellina con punte locali di pioggia oltre i 35 millimetri. Ormai ci siamo, l’aumento delle nubi sul Nord-Ovest in queste ore mattutine preannuncia l’imminente ingresso del fronte freddo principale, al momento ancora addossato all’Arco Alpino.
Le temperature minime della notte sono rimaste piuttosto elevate, specie a confronto di quelle ben più basse a nord delle Alpi dovute alla spinta delle correnti fresche nord-atlantiche. L’aria tiepida ed umida stazionante in Val Padana, con valori minimi localmente superiori ai 15 gradi, incrementa ulteriormente i contrasti termici e getta benzina sul fuoco. Ecco perché nelle prossime ore l’ingresso frontale potrebbe sfogarsi attraverso fenomeni decisamente intensi: nelle ore centrali del giorno e primo pomeriggio l’iniezione di temporali violenti dovrebbe colpire parte dell’Alto Piemonte e dell’Alta Lombardia, ma con il coinvolgimento delle pianure più settentrione.
Nel corso del pomeriggio il grosso del malloppo temporalesco si trasferirà sul Triveneto, con effetti maggiormente importanti lungo le aree alpine e prealpine. La fenomenologia potrebbe risultare particolarmente acuta e cadere molto abbondanti in brevissimi periodi di tempo: da ciò deriva l’allerta diramata dagli specifici organi di Protezione Civili in merito a possibili situazioni franose ed esondazioni di torrenti.