Il ciclone presente sul Tirreno meridionale tende lentamente a spostarsi verso la Penisola Ellenica, attualmente il suo centro (997 hPa) si trova sullo Ionio settentrionale.
Il fulcro depressionario atlantico a 1011 hPa si è appoggiato sopra le coste galiziane invadendo, con le sue perturbazioni, la Penisola Iberica.
Dalle zone artiche nuovi segnali di organizzazioni depressionarie: due lunghe braccia frontali sono pronte a distendersi sul Continente. La prima si trova alle porte occidentali britanniche e viene alimentata dalla seconda, in fase di irrobustimento sopra i cieli islandesi. Quest’ultima è figlia della violenta avanzata gelida groenlandese che scontrandosi con l’alta pressione atlantica la innalza determinando un possente e profondo vortice depressionario sullo Stretto di Danimarca (953 hPa).
L’Europa centrale è coperta da nubi compatte. Nuvolosità che sostanzialmente si estende ad est della Francia. Questa, riparata da un sottile strato altopressionario, non presenta fenomeni pluviometrici di rilevo, anche se le nubi non sono del tutto dissolte.
Tra Francia orientale, Svizzera e Germania meridionale si nota una fitta copertura di nembostrati capaci di generare fitte precipitazioni nevose pronte a sconfinare sulle nostre Regioni settentrionali.
Le forti correnti umide e temperate di scirocco, richiamate dal centro depressionario tirrenico, alimentano incessantemente le piogge su tutta l’Italia centro-meridionale e si dirigono, con tutta la loro carica pluviometrica, verso i Paesi balcanici.
Nel frattempo una nuova perturbazione gelida atlantica sta spingendo i propri cumuli dall’Islanda verso le Isole Britanniche, mentre sulla Penisola Iberica è ben visibile la struttura vorticosa ciclonica depressionaria che irride la zona con piogge leggere, ma diffuse.