La temperatura al suolo, si è innalzata nei giorni scorsi, sull’Italia, e, in parte, anche in Europa, a causa della presenza di condizioni anticicloniche e della radiazione solare oramai elevata.
Tuttavia, già avevamo fatto notare il prossimo arrivo di aria fredda di origine nord atlantica, visualizzabile dall’immagine da satellite, grazie alla presenza di un “acciottolato” di cumuli visibile appena ad est della Gran Bretagna.
Adesso quest’aria molto fredda in quota è penetrata decisamente nel cuore del Continente, ove i radiosondaggi hanno mostrato, questa notte, temperature tutte quante inferiori ai -30°C a 500 hPa.
A Schleswig, in Danimarca, la temperatura alla superficie geopotenziale di 500 hPa (circa 5250 metri), misura -34,5°C; a Bergen, in Germania, misura -33,9°C.
L’aria così fredda sta rendendo l’atmosfera fortemente instabile, in quanto tale massa fredda tende a dirigersi verso il basso scalzando l’aria calda preesistente, e provocando così rovesci e grandinate sparse sul nostro Continente, accompagnate anche da una ventilazione sostenuta.
Interessanti, inoltre, sono le temperature basse che si registrano appena a nord delle Alpi, in quota: l’isoterma di -30°C si pone sul confine alpino italiano, mentre da noi le temperature, sempre a 500 hPa, sono più elevate di almeno 4-5°C.
E’ inevitabile che, allorquando tale aria fredda traboccherà sul nostro Paese, genererà, per contrasto termico, rovesci temporaleschi con grandinate, fatto che sta già manifestandosi sulle nostre zone nord orientali, ove la minore altezza dell’Arco Alpino ha permesso la penetrazione verso sud della massa d’aria instabile.
Occorre ricordare che, in tutti quei casi nei quali si riscontra la presenza di aria fredda alle quote superiori dell’atmosfera, ed aria calda ed umida alle quote inferiori, si generano condizioni di instabilità, favorevoli allo sviluppo di rovesci temporaleschi, a rischio elevato di grandine.