L’immagine satellitare odierna mostra chiaramente che l’incalzante e veloce fronte freddo artico, legato ad un vortice depressionario in discesa dalla Scandinavia sull’Europa, ha raggiunto ed invaso la nostra Penisola. Questo comporta la nascita e lo sviluppo di alcuni fenomeni temporaleschi che porteranno un po’ respiro ad alcune aree funestate dai continui incendi.
In Europa
La splendida evoluzione meteorologica, seguibile attraverso il sito Internet del Meteosat live ed iniziata nella giornata di ieri, evidenzia, con l’immagine odierna, il facile attraversamento dell’arco alpino da parte del fronte freddo. Questa evoluzione è la conseguenza della seccatura scandinava ben sottolineata ieri. Le seccature sono configurazioni isobariche a forma di U o di V e costituiscono la ramificazione meridionale di un ciclone in cui la pressione atmosferica assume un valore più basso rispetto a quelli delle aree adiacenti. L’asse di simmetria di questo elemento o asse di saccatura, ha una direzione nel senso dei meridiani ed indica l’area nella quale le isobare hanno la massima curvatura.
Come si può notare dall’immagine, il clou della goccia fredda in quota si verifica sopra ai Balcani. Ciò comporta una notevole instabilità sul fronte adriatico ed un calo termico diffuso.
Un’altra limpida evoluzione atmosferica è ben visibile sui cieli islandesi. La nascita ed il consolidamento di un’occlusione consente l’irrobustimento della copertura nuvolosa a cumuli con relativi fenomeni temporaleschi anche duraturi.
In Italia
La formazione del ciclone secondario sardo derivante dalla seccatura scandinava, analizzato ieri, ha consentito l’ulteriore spinta, con venti forti, del fronte freddo verso il centro-sud generando cieli nuvolosi su tutto il settore tirrenico con temporali e rovesci locali. Le nubi alte e stratiformi visibili nell’immagine di ieri si sono trasformate in basse e cumulari a causa del raffreddamento dell’aria al di sotto del suo punto di saturazione, in conseguenza del contatto con la superficie fredda lungo il fronte meteorologico.
La vasta e ben visibile copertura nuvolosa sovrastante le Alpi implica piogge diffuse, anche se si può notare qualche buco relativo a schiarite sparse. Il versante adriatico, per l’effetto balcanico sopraccitato, affronta una giornata ricca di rovesci. Invece al sud, anche se lievemente attraversato da questa vasta copertura nuvolosa, si può riscontrare qualche rovescio sparso.