Chi stamattina si chiedesse cosa stia accadendo alle stagioni, troverà spiegazioni esaustive leggendo i vari editoriali che giornalmente vengono pubblicati sul MTG, ricchi di analisi e commenti su evoluzioni climatiche sempre più intrise di eventi estremi e contrapposti. Non ultimo ciò che accade in queste ore. Perché se è vero che su alcune regioni l’onda calda non ha portato temperature record, è altrettanto vero che su altre si sono raggiunte punte elevate, superiori ai 40 °c.
L’esempio concreto è rappresentato dalla Sardegna, dove ieri sono state registrate localmente temperature massime di 42 °c, mentre durante le ore notturne non di rado si sono sfiorati i 30 °c. E nonostante i valori di umidità relativa dell’aria piuttosto bassi, il caldo ha causato non pochi problemi al sonno.
Ma se la Sardegna ha subito forse gli effetti finora maggiori di questa ondata di caldo, oggi vi saranno altre regioni che patiranno temperature particolarmente elevate: la Sicilia, la Calabria e Puglia meridionale. Dobbiamo peraltro dire che, come annunciammo in più di una occasione, la durata del caldo si è mostrata comunque limitata. Già, perché i repentini cambiamenti sono divenuti la norma della stagione estiva 2005. E per non smentirci, ecco che oggi su molte regioni verranno registrate temperature massime anche di 10 °c inferiori solamente a 24 ore fa.
Sulla Sardegna, specie sui settori Centro settentrionali di Ponente, spira un forte Maestrale. E gli effetti non si sono fatti attendere, con un calo delle temperature sostenuto. Venti di Nordovest che ben presto si porteranno su gran parte delle regioni Tirreniche del Centro Sud, spazzando la calura di questi tre giorni.
Ma in prospettiva che dobbiamo attenderci? Stando alle carte di previsione osservate nella giornata odierna, nel weekend avremo un nuovo aumento termico al Centro Sud, specie sui versanti Tirrenici. Ma come accade ormai regolarmente, ecco che dopo soli due giorni, nuovi venti da Nordovest daranno luogo all’ennesimo walzer termico, accompagnando anche fenomeni temporaleschi molto violenti al Nord e su parte dei rilievi del Centro.
E per chi si pone interrogativi circa quel che accade giornalmente al tempo sulle nostre regioni, dovrà forse abituarsi a darsi una sola e semplice risposta: nuova normalità.