Si tratta di cinque falde acquifere poste sotto la superficie del suolo e identificate utilizzando i dati satellitari e i radar. Al momento, come riferisce il Ministro dell’Ambiente keniano, sono stati esaminati solo due strati e le prime stime indicano una quantità di circa 250 miliardi di metri cubi. Considerando che il consumo medio annuale pro-capite, in Kenya, ammonta a circa 3,4 miliardi di metri cubi si tratterebbe di una riserva in grado di fornire acqua per 70 anni.
Ma non è la prima scoperta di questo tipo. L’anno scorso gli scienziati britannici scovarono un enorme serbatoio di acqua in Namibia e ne tracciarono la mappa. Ultimamente si è scoperto che in Africa è presente tantissima acqua, ma il problema è la sua estrazione perché in molti casi è difficile poterla utilizzare senza interrompere l’equilibrio ecologico.
“Questa nuova ricchezza apre le porte ad un futuro più prospero per il popolo di Turkana – che vive in una delle zone più secche e aride del Paese – ma anche l’intera nazione. Ora dobbiamo pensare a come esplorare in modo responsabile le risorse e come preservarle per le generazioni future”, ha aggiunto il Ministro Wakhungu. La scoperta è stata annunciata dallo stesso ministro in una delle ultime riunioni del UNESCO.