L’uragano Katrina ha raggiunto domenica 28 agosto la categoria 5, la più alta della scala Saffir-Simpson. Le tempeste di questa categoria sono accompagnate da venti che possono superare i 250 km/h, con onde alte oltre 6 metri e precipitazioni che possono raggiungere agevolmente i 250 mm in poche ore.
Attualmente sul Golfo del Messico (coordinate dell’occhio alle 12 GMT 25,7°N 87,7°W), l’uragano Katrina, accompagnato da venti sostenuti a 140 nodi (oltre 250 km/h), con raffiche a 170 nodi, è in spostamento verso nord-nordovest alla velocità di 10 nodi. La pressione centrale è di 908 hpa.
Alle 18 GMT di domenica, secondo il bollettino NHC (National Hurricane Center), Katrina doveva essersi spostato, rimanendo invariato come intensità dei venti, con il suo centro a 26,3°N 88,4°W. Anche lunedì alle 6 GMT, secondo il bollettino, l’uragano dovrebbe ancora essere di categoria 5, con forza del vento immutata, centrato a 28,0°N 89,4°W, con pioggia moderata già in atto sulla costa della Louisiana, nella regione del Delta del Mississippi (e quindi anche sulla città di New Orleans), e il vento in rinforzo.
Il “landfall” è previsto per il primo pomeriggio di lunedì, ora GMT, corrispondente alla mattina, ora di New Orleans, sulla costa della Louisiana, presso il confine con il Mississippi, il cui tratto di costa è molto breve, per cui pioggia e vento forte colpiranno molto probabilmente anche il settore costiero appartenente all’Alabama, almeno nella sua parte più occidentale, dove si trova la città di Mobile.
Il bollettino di domenica mattina “vede” Katrina fare “landfall” proprio all’altezza di New Orleans, sebbene vi sia un margine di errore nel senso che lo stesso potrebbe avvenire fino a 200 km a est o a ovest della metropoli della Louisiana.
“Non sono un esperto di uragani ma sono in contatto costante con gente che lo è – ha detto il sindaco di New Orleans Nagin – e Katrina è ora di categoria 5 e minaccia di colpirci in maniera diretta. Per questo ordino a tutti i cittadini di lasciare la città immediatamente e con qualsiasi mezzo. Chiedo alle chiese di aiutare gli anziani che non hanno mezzi loro di trasporto e di lavorare di concerto con le agenzie cittadine che sono in stato di massima allerta”. Per chi non è in grado di lasciare la città, l’amministrazione ha preparato dieci centri di raccolta fra cui il Superdome, cioè il palazzo dello sport in cui giocano i New Orleans Saints. “Ci aspettiamo che a un certo punto il passaggio di Katrina farà saltare la corrente elettrica in vari punti della città – ha detto ancora il sindaco – per cui è possibile che anche il Superdome resterà al buio. Per questo chiedo a chi può farlo di andarsene subito con i propri mezzi”. Il Superdome è in grado di accogliere fino a un massimo di 70.000 persone.
Ancora una frase significativa del sindaco Nagin: “Questo è un evento da una volta nella vita. La città di New Orleans non ha mai visto un uragano di tale potenza colpirla direttamente”. In effetti solo 3 uragani di categoria 5 hanno raggiunto gli Stati Uniti da quando gli uragani vengono monitorati. Sono riusciti nella “impresa” Andrew nel 1992 (devastato il sud della Florida, 43 morti, 31 milioni di dollari di danni), l’uragano del Labor Day nel 1935 (danni gravissimi sulle Keys, 600 morti) e Camille nel 1969 (danni enormi sulla costa del Mississippi, 256 i morti).
“Temiamo l’arrivo di forti inondazioni – ha aggiunto il governatore della Louisiana Katherine Blanco – e intere aree
potrebbero rimanere sommerse. Dovete uscire subito dalla città seguendo le strade indicate. E’ cruciale evitare il
congestionamento del traffico, occorre procedere in fretta ma senza farsi prendere dal panico”. Molte importanti arterie sono state trasformate “a senso unico” per facilitare il grande flusso di veicoli in uscita dall’area metropolitana.
La situazione è quindi molto seria. New Orleans, storica città portuale alla foce del Mississippi, è il più grande centro urbano costiero tra il Texas e la Florida ed è molto vulnerabile in quanto in gran parte si trova al di sotto del livello del mare. “Sono qui da 33 anni – dice il direttore del NHC Max Mayfield – e sono sempre stato preoccupato per New Orleans. Ho parlato col sindaco e le autorità locali e ho spiegato che l’uragano può non solo provocare forti danni materiali ma anche elevate perdite umane se si prenderanno decisioni sbagliate”.
Katrina potrebbe generare ondate record di 5 o 6 metri in grado di spazzare via interi centri abitati. Particolarmente esposta alla violenza dell’uragano è, come detto, la città di New Orleans. Se Katrina dovesse investire la città in pieno, New Orleans potrebbe rimanere sott’acqua per settimane se non mesi. Nel cuore della città, il più esposto alle inondazioni, vive infatti oltre mezzo milione di persone e le autorità, che pure hanno ordinato l’immediata evacuazione obbligatoria, disperano di riuscire a spostare tutti i cittadini verso zone più sicure. Nonostante la natura morfologica dell’area, New Orleans non è preparata per far fronte a un grosso uragano, tanto meno a un categoria 5.