Siamo reduci da una sorta di ciclone mediterraneo, con ingenti accumuli nel sud peninsulare e, mentre il sistema MCS va esaurendosi a sud-est dello Stivale, una goccia fredda di ambiziose proporzioni è entrata con decisione dalla porta del Rodano.
Un affondo vibrante del jet stream ha permesso l’ingresso di aria fredda di estrazione polare-marittima; il cut-off, ancora più evidente nelle prossime ore, è generato da una graduale risalita azzorriana ad ovest, in procinto di collegarsi con la vasta area alto-pressoria già presente ad est/nord-est.
Il tentativo di ponte anticiclonico “taglierà” il flusso a 500hPa e getterà le basi per il ritorno di una condizione di Scand +; in Atlantico, grazie all’azione meridiana dell’Hp, si creerà un campo barico cedevole a sud-ovest nel quale l’azione della goccia fredda riuscirà ad imporsi, richiamando correnti di tipo oceanico. In questa situazione si potrà assistere, nei giorni a venire, ad una futura Lp iberico-portoghese, con richiamo anticiclonico di natura africana sulla nostra Penisola e nel bacino Mediterraneo in generale.
La formazione della bassa pressione nel sud-ovest dell’oceano potrà, oltre che ripristinare condizioni anticicloniche a medio termine, permettere un flusso atlantico che, quanto meno al nord, potrà portare qualche sbuffo umido ed assicurare precipitazioni da stau sui settori alpini.
In seguito la formazione dello Scandinavian pattern avrebbe la capacità di assicurare lo scivolamento di una goccia fredda retrograda da est/nord est, con caratteristiche di tipo continentale.
Tornando all’ingresso freddo di queste ore, la perturbazione è già attiva nei settori alpini e prealpini, come si può notare dalle numerose web-cam che segnalano diffuse precipitazioni nevose sotto i 2000m di quota.
In questo momento sta avvenendo l’ingresso vero e proprio sul Mare di Corsica, con il richiamo di Libeccio freddo in Toscana e sulle coste dell’alto Tirreno; l’ingresso nel mare, anche grazie ai contrasti termici, faciliterà la formazione di una occlusione con correnti di Maestrale su Sardegna e Corsica. Solitamente, per effetto rimbalzo dalle coste corse, si potrà generare qualche minimo secondario tra Liguria e Toscana.
Sul versante adriatico si attende il vento di caduta, in attesa che l’aria fredda possa iniziare a tracimare sul lato orientale dell’appennino settentrionale.
L’Italia centrale, intesa in particolar modo come Lazio, Umbria ed Abruzzo interno, dovranno aspettare la giornata di domani per i fenomeni più intensi.
Sono attesi temporali sulle coste sarde occidentali, sulle coste sicule sud-occidentali e su gran parte delle aree costiere tirreniche a partire da nord.
Si attende anche il ritorno della neve sull’Appennino centrale e settentrionale.