Il Giappone si prepara alla tempesta per l’avanzata del tifone Jebi dal Pacifico, evolutosi negli ultimi due giorni a categoria 5 con venti che hanno sfiorato i 250km/h, e che dovrebbe impattare martedì 4 settembre sulla regione occidentale del Chugoku, ancora con intensità da categoria 3.
Si attendono conseguenze micidiali per venti distruttivi, piogge alluvionali e inondazioni lampo su aree costiere. L’attuale tracciato di previsione di Jebi, altamente attendibile, mostra fra le aree più colpite le prefetture di Kochi, Tokushima, Wakayama, Nara e Mie.
Gran parte del Giappone verrà colpito e si attendono effetti ben superiori rispetto al precedente tifone Cimaron, che ha causato danni modesti. Jebi dovrebbe indebolirsi durante il passaggio sul Giappone fino a mercoledì, anche se potrà mantenrsi tifone durante gran parte del suo percorso.
Case e aziende ben costruite possono subire gravi danni, in particolare sui tetti. Molti alberi possono essere spezzati o sradicati. Le interruzioni di corrente e le carenze idriche diffuse potranno durare per diversi giorni o settimane nelle zone maggiormente colpite dai venti tempestosi.
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I residenti nelle aree costiere, comprese quelle intorno a Ise Bay, dovrebbero essere evacuati non appena gli ordini verranno impartiti dalle autorità. Il rapido movimento di Jebi potrebbe limitare le grandi inondazioni, ma alluvioni e smottamenti improvvisi sono altamente probabili.
Nella zona del centro di Honshu si prevedono fino a 400 mm di pioggia sull’area montuosa. Tokio non dovrebbe essere invece colpita in modo pesante e starà ai margini delle piogge più intense. La situazione peggiore, per la metropoli, è attesa tra pomeriggio e sera di martedì.