Nella parte est del Nord Pacifico l’uragano Javier ha iniziato a indebolirsi giovedì 16 settembre. Nel pomeriggio di giovedì, ora EDT, l’occhio di Javier era 95 miglia a nord-nordovest dell’Isla Socorro, una delle Isole Revillagigedo, Messico, e 210 miglia a sud-sudovest di Cabo San Lucas, Messico. Accompagnata da venti intorno 110 mph, la tempesta si spostava verso nordovest a circa 6 mph. La previsione indicava un movimento ancora verso nordovest per le successive 48 ore, con possibile, anzi probabile, successivo cambio di direzione (verso nord) e interessamento della penisola della Baja California, con nello stesso tempo declassamento a tempesta tropicale.
Per l’area prevista per il “landfall” è comunque stato emesso un “tropical storm warning” dal governo messicano. Si prevedono piogge associate al ciclone tra 75 e 150 mm, con rischio di alluvioni lampo e/o frane. Il “landfall” è previsto i verso le 6 UTC del 19 settembre, intorno 27,0°N 114,1°W, con venti sui 50 nodi e raffiche di 60.
Alle 21 UTC del 16 settembre Javier era classificato di categoria 2, con centro a 20,1°N 111,2°W, pressione centrale 965 hpa, venti a 166 km/h, con raffiche a 203 km/h, altezza onde di 9 metri e direzione di spostamento verso nord-nordovest a 14 km/h. Alle 15 UTC del 17 settembre le nuove coordinate del centro dell’uragano erano 21,8°N 112,3°W (148 miglia a WSW di Cabo San Lucas), con vento ancora calato (95 nodi, raffiche a 115 nodi).
Intanto, più a ovest, Isis si sta rapidamente indebolendo dopo una breve fase in cui era diventata uragano di categoria 1. Nel tardo pomeriggio di giovedì, ora EDT, Isis è stata declassata da tempesta tropicale a depressione tropicale. A quell’ora si trovava sull’Oceano Pacifico Settentrionale all’incirca a metà strada tra le Hawaii e la Baja California. I venti ad essa associati erano scesi a 35 mph e la depressione si muoveva lentamente verso sud-sudovest a 2 mph. Le previsioni erano per un ulteriore indebolimento, fino al completo dissolvimento fra oggi e domani.