Con i -51,1°C registrati domenica 2 marzo Verhojansk, uno dei “poli del freddo” della Jacuzia, ha fatto segnare la nona minima consecutiva inferiore ai -50°C, striscia notevole in questo periodo in cui il grande gelo siberiano in genere inizia lentamente ad allentare la presa. “Meglio” di Verhojansk ha fatto domenica Ekyuchchyu, con -51,8°C, quinto valore consecutivo sotto i -50°C, soglia superata 9 volte negli ultimi 12 giorni.
In Siberia continua a fare molto freddo anche più ad ovest, dove anzi si registrano le anomalie negative più importanti e Vivi River il 2 marzo ha toccato una minima di -47,7°C. Un’ondata di caldo sta invece interessando tutta la zona centrale siberiana che si affaccia sul Mar Glaciale Artico, ed ancora di più la zona artica della Russia europea dove sono giunte correnti miti di origine atlantica.
Ecco alcuni valori massimi registrati ieri 1° marzo in questa zona: Vorkuta -3,2°C, Hoseda-Hard -2,7°C, Narjan-Mar 0°C, Amderma -3,1°C, Pechora -2,3°C. Si tratta di temperature di circa 10 gradi superiori alla norma e più tipiche di fine aprile. Le correnti miti e umide sono però state accompagnate da abbondanti precipitazioni nevose.