Si mantiene una situazione piuttosto perturbata per le nostre regioni meridionali. L’evoluzione per il breve termine appare ancora complessa e da monitorare costantemente, in quanto l’intera circolazione ciclonica ha subito un nuovo notevole contributo d’energia dall’afflusso d’aria fredda giunto dai Balcani.
Infatti, la goccia fredda che ieri ha investito con il proprio carico d’aria instabile l’alto Adriatico, ha proseguito con la propria traiettoria retrograda, unendosi al vasto lago depressionario (cut-off), sempre con perno principale sul Mediterraneo occidentale.
Una situazione di blocco, per la presenza dell’Anticiclone più a nord, che incentiva il flusso fresco da est, finchè la stessa struttura stabilizzante non andrà ad espandersi con maggior decisione fin verso il Mediterraneo. Il centro dell’Alta Pressione è sempre posizionato sul Regno Unito, ed è la causa principale delle intense nebbie che hanno interessato anche la capitale Londinese.
Il fatto che la depressione sia ancora ben attiva e lontana dal giungere al colmato, è ben evidente non solo dai fenomeni che stanno investendo alcuni settori del sud peninsulare e delle isole maggiori, ma si palesa in maniera chiara anche da un accurata analisi pressoria al suolo e in quota.
In genere, quando una struttura depressionaria è nel pieno della sua fase d’attività, i centri depressionari al suolo e in quota non coincidono, e si tratta esattamente la situazione in cui ci troviamo.
Il centro depressionario barico nei bassi strati appare infatti posizionato tra Sicilia e Sardegna, peraltro la depressione non è certo così marcata nei bassi strati, considerato che si tratta di un minimo relativo di pressione pari a circa 1020 hPa.
Nel contempo, invece, all’altezza geopotenziale di 500 hPa, la situazione è maggiormente ciclonica, e ritroviamo il perno depressionario spostato decisamente più ad ovest, e centrato in prossimità delle Isole Baleari.
Nella giornata odierna a fare i conti col maltempo è stata in particolare la Calabria. Alcune stazioni di rilevamento poste sui versanti ionici o sulle pendici orientali dei rilievi montuosi stanno subendo pesanti piogge, amplificate proprio dall’effetto stau indotto dalle correnti orientali.
In alcuni casi, stiamo raggiungendo livelli di elevata criticità: fino alle ore 19 nel Crotonese sono stati rilevati 125 mm a Sabelli, 121 mm a Cerenzia e a Salica, mentre nel Cosentino 170 mm sono stati censiti a Corigliano Calabro, e 164 mm a Tarsia.
Nel contempo, sulla Sardegna orientale piove senza sosta da ormai 3 giorni pur con minore entità, ma vi sono zone già provate da una fase di abbondanti precipitazioni avvenuta anche a fine della scorsa settimana.
Quest’oggi le piogge sono risultate meno intense, ma nelle prossime ore è prevista un’intensificazione del maltempo, derivante proprio dall’azione del nuovo minimo in approfondimento tra Baleari e coste Algerine.
Il maltempo, già da domani, dovrebbe concentrarsi esclusivamente tra Sardegna e Sicilia, e nella giornata della Vigilia abbandonare anche le nostre Isole Maggiori.
Situazione assai diversa sul resto d’Italia, grazie all’influenza dell’area di Alta Pressione posizionata sul nord Europa, che non mancherà di contraddistinguere tutto il lungo week-end Natalizio, come potrete cogliere dalla lettura degli articoli di approfondimento previsionale curati dalla Redazione.