Stamattina all’alba lavoravo in redazione alle 3:55 (non ne facci un merito) per scrivere sul terremoto che aveva colpito una non precisata area dell’Italia Centrale. Il sito web ingv.it era quasi inagibile, non era consultabile la pagina che fornisce l’elenco delle scosse, la loro allocazione e altre informazioni utili.
L’unica via per avere informazioni era utilizzare i siti web americani, e i giornali on line di tutta l’America che trasmettevano in diretta notizie sul terremoto mentre in Italia si dormiva.
Dagli USA con la CNN che dava una magnitudo 6.2, a importanti network del Messico che la davano a 6.5, come svariati altri. Il sisma comunque era stato fortissimo, e grazie ad un’APP americana sono riuscito a individuare l’area interessata.
Le informazioni erano davvero frammentarie e così anche le immagini. Avevo scritto un primo pezzo e costruito una mappa che indicava dove c’era stato il sisma.
In 10 minuti c’è stato un picco di utenti connessi al Meteo Giornale immenso, un numero che non era mai accaduto in precedenza, neppure durante le ondate di gelo per intenderci. E allora si doveva lavorare, si doveva scrivere, cercare informazioni certe. In Italia i giornali maggiori davano informazioni frammentarie, troppo frammentarie.
Due caffè, un altro caffè per avere sprint perché dovevo andare a verificare le fonti delle notizie. Ma anche ciò era arduo.
Poi, come spesso avviene, che i soliti idioti pubblicano immagini di repertorio, ma i terremoti sono quasi tutti simili in Italia, fanno danni alle case e soprattutto alle Chiese, e per chi verifica e riverifica è difficile distinguere il vero dal falso.
Io e mezzo Mondo ci sia imbattuti nella foto degli interni di una Basilica danneggiata. La foto pare veritiera, i minuti corrono, e devi per forza dare la notizia. Vedi che le agenzie di stampa del Sud America la utilizzano, allora è vera, o presumibilmente vera. È notte, la notizia è soprattutto la scossa di intensità 6 o 6.5, oppure come anche alle ore 13:10 sostengo, 6.2 come magnitudo. Ma non importa, questo è un numero, un valore che ha un significato irrisorio, ci sono altre scosse, all’alba c’era uno sciame sismico in atto, con alcune scosse potentissime.
STAMATTINA pare che la foto sia falsa. Un noto blogger afferma che quella foto è disinformazione, ma francamente penso che il suo sia un commento inopportuno, e la disinformazione è ben altro.
Così come hanno sbagliato al Corriere.it nel digitare Amatrice, ed un’altra nota blogger ha immediatamente colto al balzo per farci un twit sulle righe, come da suo stile, ma forse poteva evitarselo.
Siamo un popolo di litigiosi, è inutile girarci attorno, di polemici anche davanti ad una tragedia.
Di fronte ad una foto sbagliata che comunque rappresenta in qualche modo una tragedia similare a questa, dove la gente è morta perché ci sono stati i crolli, non perché al Corriere.it hanno scritto amatriciana e non Amatrice (uno dei Comune interessati dal terremoto).
Chi non si espone alla diretta web, anche con notizie scritte al volo, senza avere il tempo di controllare se ci sono le virgole a posto, se i verbi sono corretti, non può comprendere.
È troppo facile, troppo comodo denigrare dietro un nick name, dietro una pagina social anonima.
E’ il momento di invocare donazioni di sangue, come abbiamo scritto stamane nei nostri social network, di diffondere notizie direttamente dagli ENTI UFFICIALI, ed evitare le sterili polemiche italiote di cui ci siamo davvero da molto tempo rotti le BALLE.
PS
Mi scuso per i toni, mi scuso per gli errori di grammatica, battitura. Questo è un sito di meteo news e scienza della Terra, non di grammatica italiana che comunque cerchiamo di rispettare. Ma può succedere che quando scrivi decine di pezzi, migliaia e migliaia di battute in poche ore, puoi sbagliare. Quel che importa è dare la notizia. No?