OCCHIO DEL CICLONE – Davvero spettacolari le immagini meteosat odierne, che mettono in perfetta evidenza la spirale di bassa pressione entro il quale si cela il profondo minimo barico situato nei pressi della Corsica e della Sardegna. Si tratta di un’area di bassa pressione notevole e ciò è avvalorato dai valori attorno ai 985 hPa che si sono misurati in prossimità del vortice. Quella che sta interessando l’Italia è pertanto una robusta depressione mediterranea dalle tipiche caratteristiche extratropicali che comunque ben si addice a questo periodo centrale dell’autunno: nonostante l’intensità di questo vortice perturbato, non siamo in presenza di nulla di paragonabile ai cicloni mediterranei simil-tropicali, che talvolta avvengono anche nei nostri mari (si rammenta un anno fa il caso della depressione tropicale “Rolf”). A parte l’area di maltempo sul Mediterraneo, alimentata da correnti sub-tropicali oceaniche, individuiamo un altro perno ciclonico importante a nord della Scozia e che manterrà aperto il canale del flusso atlantico anche verso l’Italia.
FORTE MALTEMPO, NUBIFRAGIO SU SIRACUSA – La perturbazione legata al vortice perturbato appena descritto si trova distesa su tutta l’Italia e sta apportando precipitazioni diffuse, che praticamente non risparmiamo nessuna regione. Solo la Sardegna, dopo le piogge mattutine e del primo pomeriggio, beneficia delle prime schiarite perché si trova praticamente sotto l’occhio del ciclone. Il resto dell’Italia è invece pienamente investito dal sistema perturbato, sostenuto da una circolazione di venti molto intensi meridionali, con raffiche fino a 80-90 km/h. Le maggiori precipitazioni sono in corso in queste ore e, come nelle attese, investono soprattutto le regioni tirreniche: nel Lazio si sfiorano i 100 mm nei Castelli Romani, in Ciociaria e a sud di Roma, soprattutto nella fascia costiera di Anzio. Intense piogge stanno investendo anche la Sicilia, con accumuli localmente prossimi ai 100 mm: Siracusa è stata colpita da un nubifragio ed è bastata un’ ora di pioggia violenta per trasformare le strade in veri e propri fiumi.
NEVE A QUOTE BASSE SULL’ESTREMO NORD-OVEST – Le precipitazioni hanno raggiunto gradualmente anche il Nord, intensificandosi soprattutto tra Liguria e Piemonte: nelle zone interne fra cuneese ed entroterra savonese sta cadendo abbondante anche la neve fino ai 400-500 metri di quota, per via di una sacca d’aria fredda rimasta incastonata nei bassi strati e richiamata da venti di Tramontana con raffiche ad oltre 100 km/h in Liguria. Ora cosa accadrà sull’Italia? Sappiamo che ci sarà un certo miglioramento per la giornata d’Ognissanti. Seppure siamo in presenza di un’evoluzione rapida, la perturbazione ha ancora molto da dire per le prossime ore con elevato rischio nubifragi che potrebbe riguardare più direttamente le regioni dell’estremo Sud, a causa di temporali in risalita dallo Ionio. Attendiamo poi per la tarda sera l’alta mare eccezionale a Venezia, dove sono attesi ben 140 cm dovuti al fortissimo scirocco in risalita sull’Adriatico combinato con la luna piena che apporta un contributo astronomico alla marea.