E’ quel che non avremmo voluto scrivere, ma purtroppo sta divenendo una triste consuetudine parlare di enormi danni ogni qualvolta giunge una perturbazione. La pioggia era stata ampiamente prevista e con essa anche i nubifragi. Idem per il rischio che potessero verificarsi frane, smottamenti, esondazioni. Prevedere invece quel che è accaduto in Toscana, ove il versante di una collina ha travolto alcune case portandosi via la vita di mamma e figlio, non è possibile. Non sappiamo dove gli interventi dell’uomo abbiano recato i maggiori danni, mettendo a rischio la vita delle persone. Sappiamo solamente che il Consiglio Nazionale Geologi, da poco, ha stilato un rapporto poco edificante e dal quale si evince che più della metà del nostro territorio è a forte rischio idro-geologico.
Non parliamo poi dei numerosi fumi che al Nord hanno rotto gli argini. La situazione è divenuta critica nel vicentino e oramai si parla di più di 2 mila persone sfollate. Insomma, un bollettino di guerra. Un bollettino che nell’arco di questo pazzo autunno è stato stilato più volte. Ogni perturbazione, grande o piccola, fa il suo ingresso nel Mediterraneo incattivita e le precipitazioni che cadono lo fanno senza alcun criterio. Non è possibile che in una zona cadano 500 mm in una sola volta. E’ inevitabile che il territorio ne risenta e con queste quantità c’è poco da fare anche per quelle aree meglio conservate. Non si possono assorbire in un sol giorno quantitativi d’acqua che di solito cadono in mezzo anno di piogge.
La situazione tuttavia è in fase di lento miglioramento. E’ vero, sta ancora piovendo su buona parte del Nord e tra l’altro su Friuli Venezia Giulia e alto Veneto i fenomeni risultano consistenti. Nelle prossime ore però prevediamo una parziale attenuazione e ciò dovrebbe consentire di tirare il fiato e facilitare tra l’altro le operazioni di soccorso e ripristino. Verso sera si cominceranno ad intravedere le prime schiarite e ciò significa che la pressione sta iniziando a salire.
Schiarite che pian piano si estenderanno al Centro Italia, ma prima anche queste regioni dovranno sopportare nubi irregolari e locali fenomeni. Episodi instabili significativi sono attesi in Toscana e Lazio, ma localmente anche sull’Umbria e nelle Marche. Nulla a che vedere con quanto accaduto ieri, assolutamente. Si attenueranno abbastanza velocemente, fin dal tardo pomeriggio, ma sarà la sera che vedrà affermarsi quei rasserenamenti succitati.
Abbiamo deciso di lasciare il Sud in conclusione perché la situazione potrebbe risultare critica. Mentre vi scriviamo c’è un grosso groppo temporalesco sullo Stretto di Messina e difatti sta piovendo in varie località della Sicilia orientale e presto si avranno forti acquazzoni anche sulla Calabria. Gli aggiornamenti mattutini non si discostano da quanto indicato nei giorni scorsi, ovvero dalla possibilità di fortissime piogge su gran parte del Meridione. Calabria, Basilicata, Puglia: tutte accomunate dal rischio di nubifragi. Fortunatamente le precipitazioni non avranno la durata che hanno manifestato al Settentrione, difatti stasera dovrebbero già essere diminuite. Attenzione però, sottolineiamo che potrebbero manifestarsi violenti temporali accompagnati da impetuose raffiche di vento.
Infine le Isole. Una giornata variabile, condizionata da annuvolamenti localmente consistenti ai quali si assoceranno piogge sparse e qualche acquazzone.