Trascorse le festività pasquali, meteorologicamente parlando non certo impeccabili, s’intraprende il lungo cammino d’aprile che almeno sulla carta dovrebbe traghettarci a grandi passi verso la “vera” primavera mediterranea. Ci aspettiamo le prime “scaldate”, che potrebbero irrompere sulla scena molto presto, ma sarà bene tenere ombrelli e abiti pesanti a portata di mano.
Ombrelli che serviranno, oggi, a tantissimi italiani. La situazione tende a migliorare solo in parte e in poche regioni. Al nordovest, ad esempio, non mancano schiarite significative e col passare delle ore si estenderanno lentamente verso est. Sulle Venezie e in Emilia Romagna permane una nuvolosità variabile, a tratti più organizzata perché localmente esaltata dalla Bora. Tant’è che non mancano piogge e persino nevicate a quote relativamente basse.
L’instabilità dominerà incontrastata nelle regioni centro meridionali, con piogge che assumeranno sovente carattere di rovescio o temporale. Nel corso della notte, ad esempio, varie celle temporalesche hanno coinvolto alcune aree del Lazio. Nel Frusinate gli accumuli hanno superato i 40 mm. Le precipitazioni verranno esaltate nella parte centrale del giorno dal calore diurno e si svilupperanno grosse celle temporalesche.
Tra le regioni a maggior rischio segnaliamo il Lazio, la Campania, la Calabria ed anche le zone interne tra Marche e Abruzzo. I venti soffieranno sostenuti dai quadranti occidentali, tant’è che non mancheranno degli acquazzoni anche sulla parte ovest della Sardegna. Soltanto al nord proverranno da est, dove difatti continuerà a far freddo. Sui rilievi alpini orientali e nelle montagne dell’Emilia Romagna ci aspettiamo nevicate sin sugli 800 metri di altitudine.