La profonda depressione atlantica ha compiuto passi in avanti, andando a collocarsi sul Regno Unito (minimo di 982 hPa). L’avvezione fredda in quota, in prossimità del nucleo ciclonico e sul lato ascendente della saccatura, sta riportando condizioni invernali su parte delle nazioni britanniche. L’elevato gradiente barico è alle base dei forti venti che hanno spazzato la Gran Bretagna, ma anche le coste atlantiche di Francia, Spagna e Portogallo, con raffiche localmente superiori agli 80-90 km/h. L’anticiclone afromediterraneo si ritira verso sud, ma non cede di schianto e pertanto eviterà lo sprofondamento della perturbazione sul cuore del Mediterraneo e sulle regioni meridionali italiane, come già s’intuisce osservando l’ultima immagine del satellite.
Il contrasto fra l’aria piuttosto fredda oceanica e quella mite ed umida mediterranea sta intensificando gli effetti del fronte freddo, la cui parte più avanzata sta colpendo le regioni del Nord Italia, con precipitazioni di una certa intensità a ridosso delle zone alpine e prealpine. Un corposo nucleo temporalesco si osserva attualmente a ridosso delle Alpi Occidentali (settore francese), in alto a sinistra sull’immagine satellitare focus Italia. Il fronte freddo sarà tuttavia frenato dalla catena alpina, ma l’approssimarsi della saccatura accentuerà il richiamo umido meridionale che farà accrescere i moti verticali e le conseguenti situazioni temporalesche per le prossime ore.
La posizione del fronte freddo questa mattina è ben chiara nella prima mappa Bracknell, mentre la previsione per questa notte (seconda mappa in basso) vede il rapidissimo progredire del sistema frontale, che addirittura si porterà verso est oltre la nostra Penisola, a parte l’occlusione che impegnerà ancora le zone centro-orientali del Nord Italia (minimo di pressione, secondario rispetto a quello previsto ancora sulla Gran Bretagna, in collocamento sul medio-alto Adriatico).