La parte centrale e soprattutto settentrionale del Continente risente appieno di una colata artica davvero incisiva che, dalle aree baltico-scandinave, si è andata propagando sulle nazioni affacciate al Mare del Nord, compreso il Regno Unito. L’aria gelida contrasta con un flusso più mite ed umido che scorre a latitudini più basse: laddove le due distinte masse d’aria vengono a convergere, si creano situazioni adatte alla neve fino in pianura, segnalata soprattutto tra Polonia, ma anche nella parte nord della Germania, Belgio, Danimarca Olanda e fino alle Isole Britanniche, con fiocchi fino a Londra.
Il grosso dell’aria gelida staziona su parte della Russia Europea, Scandinavia e nazioni baltiche, dove le temperature sono scese in picchiata, complici le isoterme molto rigide in quota (tra -16 e -18°C a 1500 metri di quota) e i cieli perlopiù sereni che hanno favorito il crollo termico notturno. Per quanto concerne le punte più basse, si confermano i -35°C nelle zone interne centrali norvegesi, ma questa mattina spiccano anche i valori rigidi a latitudini più basse, nelle maggiori capitali. Ad Helsinki il termometro è sceso fino a -20°C, mentre su Oslo la colonnina di mercurio si è fermata a -17°C. Nella mappa sotto le temperature minime odierne su tutta l’Europa, con picchi sotto i -20°C anche sulle nazioni baltiche.