E’ da tempo che stiamo controllando, quindi osservando una fase in chiara “controtendenza”, ora tutti i modelli, nel loro determinismo, sono concordi nello spezzare questa “catena infinita” . Non possiamo parlare di ogni singolo runs (GFS), ma solo della globalità di più emissioni.
Ora è certo che il nostro Mediterraneo, a far data dal 24 in poi, subirà un processo, repentino e veloce che imprimerà un segnale molto forte nei confronti della “passata stasi atmosferica”.
Probabilmente potrebbe avere dei caratteri di forte “alternanza contraria”, una sorta di ’56 “inventato”, ma soprattutto è evidente che oramai l’atmosfera, dopo mesi e mesi, si è resa conto nella sua memoria, che prima o poi la risposta, al mite inverno, sarebbe stata “letale”.
Possiamo anche dichiarare che molte delle nostre regioni centro settentrionali, vista la chiara avvezione fredda e depressionaria, potranno assistere a delle manifestazioni nevose anche a bassa quota. Tuttavia, quello che più conta, è nell’essere stati in grado di individuare questa “velocissima” risposta dinamica da parte dell’HP delle Azzorre.
Non credo che sarà una fasi temporanea, ma una medio lunga risposta contraria che “caratterizzerà” questa seconda parte di inverno finora “inutile”.
Attualmente si prospettano due figure bariche “di chiusura”. La prima è certamente oceanica che addirittura sembra sfilarsi ed allungarsi più del previsto; la seconda viene determinata dalla chiusura orientale di un blocco, altopressorio, di natura continentale. Quando questa “omega rovesciata” si verifica il Mediterraneo diviene oggetto di reiterati attacchi freddi a carattere depressionario ed in grado di apportare freddo e anche neve su gran parte delle regioni centro-settentrionali.
A tutto cio’, nondimeno, aggiungiamo un altro parametro relativo al cambio di segno della QBO a 30 hpa: andamento a tale quota della “quasi biennal oscillation” che ha dell’incredibile per sovrapponibilità e somiglianza con l’anno 1956; da tutto ciò non vogliamo dedurre in maniera assoluta che sarà “uguale a quel famoso anno”, ma altresì è altrettanto vero che la natura sta proponendo una risposta forte chiara e netta al nulla che finora questo inverno ha “prodotto”.