CRONACHE METEO: andiamo in un campo, quella della previsione futura di uno Stratwarming, che rasenta la fanta meteorologia, tuttavia ci atterremo solamente a quanto ci prospettano i modelli matematici (sperimentali) che giungono fino a 1-2 mesi di distanza.
La previsione meteo nell’alta atmosfera non è influenzata dalla presenza di rilievi montuosi od altre cause perturbanti presenti nella bassa troposfera, e questo rende un poco più attendibili le proiezioni dei modelli matematici anche a scadenze molto lontane.
Osservando le previsioni del modello matematico statunitense GFS, possiamo notare come entro la seconda decade del mese attuale di Novembre i venti a 10 hPa (circa 30 mila metri di quota) potranno raggiungere un valore record di velocità per questo periodo.
Questo significa un Vortice Polare molto intenso e ben sviluppato, con la presenza di intense correnti occidentali sul Nord Emisfero.
Al contrario, a partire dalla seconda metà di Novembre, si avrà un forte indebolimento dei venti in quota, fino ad assumere valori negativi di velocità per tutto il mese di Dicembre alla latitudine di 60° Nord (e sempre ad un’altezza di 30 mila metri).
Per valori negativi di velocità del vento, si intendono venti che soffiano da est verso ovest anziché da ovest verso est come normalmente accade.
L’inversione di direzione di velocità dei venti in quota indica sempre la presenza di uno Stratwarming a quelle quote, e tale fenomeno potrebbe essere intenso nella prima metà di Dicembre, la velocità negativa dei venti potrebbe raggiungere infatti valori record.
Sappiamo che le conseguenze di uno Stratwarming sono imprevedibili sulla sottostante Troposfera, anche se il fenomeno è associato ad alcune grandi ondate di freddo che si sono verificate nel Continente Europeo negli anni passati (Gennaio 1985 e Febbraio 2018).
Vedremo se queste previsioni, al momento sperimentali, si verificheranno realmente.