L’inverno, per convenzione, dal punto di vista meteorologico comincerà il 1° dicembre.
Vero è che sul fronte astronomico, il più noto, il solstizio avverrà 3 settimane dopo ovvero il 21 dicembre. Da tempo, però, si è parlato di proiezioni stagionali e di un dicembre che potrebbe rivelarsi sorprendente. Quel che possiamo rimarcare è la sostanziale discordanza tra alcune autorevoli elaborazioni – in particolare quelle americane – e quanto sta accadendo ai vari piani dell’atmosfera.
Diciamo che vari enti, autorevolissimi, vedrebbero un dicembre dinamico e il bimestre gennaio-febbraio all’insegna di temperature superiori alla norma e poche precipitazioni. Un trend che speriamo di scongiurare, caldamente. In tal senso possiamo dirvi che le grandi manovre emisferiche, quelle che coinvolgono il Vortice Polare, predicano un cauto ottimismo. Perché se è vero che la porzione più stabile del Vortice (quella stratosferica, ovvero alle maggiori quote dell’atmosfera) si sta rafforzando è altrettanto vero che dal basso continueranno disturbi imponenti.
In particolare segnaliamo una sorprendente onda anticiclonica del Pacifico, che rispetto ad altri anni manifesta insolita vigoria e che quindi potrebbe svolgere un ruolo essenziale nel lavorare ai fianchi il Vortice Polare. Se poi ricevesse l’aiuto dell’Alta delle Azzorre, ecco che le proiezioni stagionali suddette potrebbero essere cancellate. Diciamo che, allo stato attuale, vi sono vari segnali che ci lasciano ben sperare.