Nonostante la violenta tempesta di quest’avvio settimana e l’arrivo d’aria un po’ più fredda d’origine polare marittima, l’inverno continua a stentare su gran parte del Continente Europeo, non solo in Italia, con temperature diffusamente più elevate rispetto alle medie tipiche del periodo.
Dopo il gennaio più caldo di sempre in Europa, anche quest’inizio febbraio non mostra particolari inversioni di marcia. Negli ultimi 7 giorni, il clima più anomalo ha riguardato le nazioni centro-occidentali dell’Europa e anche la Scandinavia.
Discorso leggermente diverso per la parte orientale dell’Europa, che ha risentito della discesa di un’irruzione fredda artica che ha portato clima più rigido e anche nevicate nell’ultima della settimana appena trascorsa.
Gli effetti sono ben evidenti nella mappa delle anomalie, da cui possiamo notare che le temperature settimanali sono risultate leggermente inferiori alla norma sulle aree meridionali balcaniche, la Turchia e la regione del Mar Nero.
Anche l’Italia ha risentito in parte di questo raffreddamento, in particolare le regioni meridionali e la Sicilia ove le temperature settimanali si sono assestate su valori di poco sotto la norma, a differenza del resto della Penisola che ha goduto di clima sempre decisamente mite.
L’unica buona notizia, di quest’inverno così mitissimo a livello boreale, è legata alla ripresa dei ghiacci polari. Il vortice polare particolarmente forte sta favorendo infatti degli importanti accumuli di neve e di ghiaccio sulle zone dell’Artico.