Le novità salienti di quest’avvio di settimana riguardano essenzialmente il contesto delle medie latitudini europee, laddove non è più presente l’azione protettiva dell’anticiclone mediterraneo che, proprio in coincidenza del fine settimana, aveva temporaneamente sbarcato ben oltre l’Arco Alpino. Il nuovo considerevole abbassamento di latitudine delle correnti oceaniche ha così fatto assestare più a sud l’anticiclone, pressato inevitabilmente dal potente regime depressionario sul Nord Europa: lo spostamento di uno dei perni ciclonici dall’Irlanda al Mare del Nord ha determinato l’intromissione di un corridoio instabile verso la Francia, la Germania, la Polonia e la Repubblica Ceca. laddove si stanno verificando intensi temporali dovuti al fronteggiare delle masse d’aria più fresche atlantiche con quelle più calde ed umide richiamate dalle latitudini mediterranee.
Questa rinnovata spinta propulsiva del Vortice Polare innesta molta forza al flusso zonale, laddove si scontrano masse d’aria diverse, senza consentire la formazione di ondulazioni molto marcate che possano riuscire ad affondare sul Mediterraneo. Per questo motivo l’anticiclone avrà modo di rilanciare la propria azione e non solo di opporre una sterile resistenza sul Mediterraneo: per il momento l’inserimento temporaneo di una blanda curvatura ciclonica delle correnti in quota avrà modo di percepirsi sulle regioni settentrionali, laddove stanno già giungendo nubi pressoché innocue (legate alla parte più avanzata del fronte instabile proteso sul Centro Europa), maggiormente compatte a ridosso dei settori alpini. Umide correnti sud/occidentali stanno favorendo l’addossamento di nubi medio-basse sui settori costieri liguri di Ponente e del genovese, a testimonianza dell’imminente cambiamento. Tempesta di sole su tutto il Centro-Sud, a parte una timida cumulogenesi sulle aree appenniniche meridionali e sui rilievi della Sicilia centro-orientale.