L’attuale contesto meteo è caratterizzato da bel tempo al Centro-Nord e da un po’ d’instabilità al Sud e sulle Isole, ma un totale stravolgimento dello scenario si avrà già da domenica, causa l’ingresso di un proiettile d’aria fredda che, scorrendo sul bordo meridionale dell’anticiclone scandinavo, si porterà tra l’Europa Centrale ed il Nord Italia. Le elaborazioni modellistiche avvalorano ormai questa tesi, di cui possiamo vedere la dinamica prevista attualmente nelle mappe ECMWF.
In alto notiamo la carta basata sui geopotenziali a 500 hPa e sulla pressione al suolo, focalizzata per la notte fra domenica e lunedì: si nota il lungo ponte anticiclonico dall’Irlanda alla Russia (configurazione barica di SCAND+), a cui si contrapporrà un’evidente circolazione ciclonica sull’Europa Centro-Meridionale, alimentata da un flusso freddo orientale. L’entità del raffreddamento la possiamo valutare meglio osservando la mappa delle isoterme ad 850 hPa qui in basso: l’ampia zona in celeste rappresenta infatti termiche fra gli 0 ed i -2°C, valori decisamente bassi che a tratti coinvolgeranno anche parte dell’Italia Centro-Settentrionale. Solo la Penisola Iberica risulterà fuori da questa circolazione orientale più fredda e sarà anzi interessata dall’azione in risalita di masse d’aria sub-tropicali di matrice nord-africana.
Probabilmente il nucleo freddo insisterà a ridosso dell’Italia per diversi giorni, fino almeno alla metà della prossima settimana. Solo in seguito il vortice freddo potrebbe sfaldarsi oppure scivolare ancora più ad ovest per unirsi con la circolazione ciclonica sull’Iberia, come al momento mostra l’ultima emissione del modello GFS. Questo porterebbe aria più mite sull’Italia, nell’ambito di una circolazione ancora instabile.