Ormai da almeno un decennio vanno di moda le teorie, peraltro mai dimostrate, che provano a dimostrare come la comparsa di “scie bianche” nel cielo faccia parte di progetti d’alterazione del clima, tramite l’attività in volo di velivoli militari che rilascerebbero sostanze chimiche nell’aria. Non vogliamo certo entrare in quest’insidioso dibattito per ribattere alle tesi di coloro che sostengono queste modalità di manipolazione del clima da parte dell’uomo, ma di sicuro non ci saremmo mai aspettati che a qualcuno potesse venire in mente che un tale fenomeno potesse addirittura venire provocato dall’azione di “extraterrestri” o presunti tali e quindi non semplici mezzi dell’aviazione.
Invece è tutto vero: la Procura di Milano ha aperto un’inchiesta, poi chiusa in breve tempo, nata dall’esposto del direttore tecnico di una società milanese. Sulla base di quanto scritto nella denuncia, si sostiene la presenza ad alta frequenza di velivoli bianchi senza insegne che lasciano scie chimiche, capaci di provocare nebulose, in grado di provocare disastri ambientali come terremoti, uragani e tsunami, sostanzialmente dei veri crimini contro il patrimonio della popolazione mondiale. In quest’esposto si ipotizzava in pratica la presenza di ufo, ovvero di oggetti volanti non identificati.
Per contrastare questa tesi così pazzesca, il procuratore aggiunto Nicola Cerrato ha acquisito lo studio dell’agenzia per la protezione ambientale della Sardegna (ARPAS), che aveva già analizzato in passato il fenomeno delle “scie chimiche” di condensazione da combustibile. La conclusione della relazione, utilizzata come perizia, è che non vi è certezza di nesso tra le scie lasciate dai velivoli e le alterazioni del clima con disastri ambientali: i tecnici spiegano che da 60 anni la comunità scientifica studia queste scie chimiche che possono però essere causate dal normale combustibile degli aerei in movimento, allorquando concorrono determinati parametri meteorologici.
Grazie alla perizia dei tecnici ARPAS, l’indagine è stata rapidamente archiviata perché non ci sono fatti costituenti notizia di reato, nonostante esistano teorie, come certificato nel documento, che parlano di un possibile “condizionamento del clima” causato proprio da queste scie prodotte dal carburante degli aerei. Teorie naturalmente tutte da dimostrare, soprattutto in merito ad una manipolazione del clima cercata con metodi appositi e quindi con dolo.