Appare ancora piuttosto vivace l’attività instabile fra i mari più meridionali della nostra Penisola e le coste nord-africane.
Si delinea infatti ancora protagonista una vasta area d’instabilità, con nuclei temporaleschi vari e piuttosto attivi in particolare sulle zone di mare aperto. Un primo ammasso temporalesco è giunto sul settore meridionale dello Ionio al largo della Sicilia sud/orientale, e si avvia a raggiungere la parte meridionale della Penisola Ellenica e l’isola di Creta.
Un’altra attiva cellula temporalesca è in azione fra Sardegna, Tunisia e Sicilia, e nel suo moto verso est coinvolgerà le zone centro-meridionali della Sicilia stessa.
Questa genesi temporalesca è il frutto dello scontro tra aria umida mediterranea ed infiltrazioni fresche nord/orientali, che si insinuano lungo il bordo orientale dell’alta pressione stessa, con una modesta ondulazione ciclonica in quota, non ancora assorbita dall’Anticiclone, che si allunga fino alle zone settentrionali algero-tunisine.
In queste ore più calde della giornata i temporali hanno trovato terreno fertile per svilupparsi anche in maniera imponente su alcune zone dell’entroterra, grazie al contributo del riscaldamento diurno delle aree interne.
Una fioritura cumuleggiante a macchia di leopardo con tipiche caratteristiche quasi estive che ha coinvolto ed è tuttora in atto sulla Sardegna centro-meridionale, la Sicilia nord-orientale e la Calabria centro-meridionale. In mattinata qualche rovescio temporalesco ha interessato anche il versante adriatico pugliese.
L’area di forte instabilità, presente fino a ieri sul settore occidentale del Mediterraneo, è stata invece assorbita quasi totalmente dall’intensificazione della struttura anticiclonica, che ha spostato il proprio fulcro verso oriente, dal Regno Unito alla Danimarca.
Ecco quindi di conseguenza che l’ammasso nuvoloso temporalesco, ieri molto attivo sul settore più a ponente del Mediterraneo, si è trasferito in ulteriore moto retrogrado sul Marocco, riducendosi a nuvolosità ormai decisamente meno consistente.
Ricordiamo che fra le giornate di giovedì e venerdì i forti temporali della Spagna meridionale sono stati in grado di scaricare quantitativi di pioggia abbastanza impressionanti: ben 93 millimetri all’aeroporto di Valencia in appena 12 ore, e 42 millimetri, racchiusi in 6 ore, a Palma di Maiorca.
Nel frattempo lo spostamento dell’Alta pressione euro-atlantica più verso il nord del Continente sta facilitando la progressiva discesa di aria artica in direzione dell’area Balcanica e del mar Nero, ove si realizzerà un calo termico vertiginoso, fino a valori di stampo invernale.
Anche la parte orientale della Penisola Italiana, in particolare il basso Adriatico, verrà lambita parzialmente dal flusso nord/orientale derivato dalla discesa artica sulla parte orientale del Continente.
L’insistenza dell’Anticiclone determinerà stabilità, pur con clima leggermente più fresco. Gli unici disturbi, ancora per i prossimi giorni, riguarderanno essenzialmente le Isole maggiori, coinvolte dalla medesima area di confluenza fra masse d’aria diversa tuttora presente, la quale rinnoverà condizioni di modesta instabilità.