La modifica radicale della circolazione atmosferica sul Mediterraneo centro-occidentale è ormai pienamente una realtà in corso.
Difatti sull’Italia il protagonista della situazione è un flusso occidentale depressionario a tutte le quote, derivante dal forte abbassamento di latitudine delle correnti oceaniche a cui abbiamo assistito dall’inizio della settimana.
Ciò garantisce, pur in assenza di passaggi frontali almeno nella giornata odierna, condizioni di spiccata e generale variabità su molte regioni d’Italia, con instabilità maggiormente presente sui versanti occidentali e la Sardegna.
L’Anticiclone, così tanto insistente negli ultimi mesi sia sul Mediterraneo che sull’Europa per lunghi frangenti, si trova relegato decisamente a basse latitudini nella sua posizione classica in aperto basso Atlantico ad ovest del Marocco, mentre un nucleo altopressorio resiste anche sul Mediterraneo orientale.
Nel contesto Europeo invece dominano le configurazioni Depressionarie specie in quota con presenza d’aria gelida di natura artica sempre sui territori più a nord del Continente, e sul nord della Russia: di particolare rilievo le temperature toccate anche quest’oggi in Finlandia, con la stessa Helsinki che ha misurato ben -25°C la scorsa notte.
Dicevamo della fase d’energica instabilità in corso sui settori occidentali dell’Italia: al momento celle temporalesche sono in azione sui mari di Corsica, Sardegna e investono alcuni settori costieri occidentali delle due isole, ma anche fra mar Ligure ed alto Tirreno, con elevata concentrazione di fulmini nell’ultima ora sull’alta Toscana, fra l’area di Massa e la Lucchesia.
Altri isolati temporali sul basso Tirreno, mentre in giornata forti rovesci temporaleschi grandinigeni hanno colpito la Campania. La temperatura è complessivamente mite, specie nelle ore notturne.Le massime giornaliere anche quest’oggi sono salite vertiginosamente sul medio Adriatico, area complessivamente riparata dai fenomeni e che allo stesso tempo subisce l’effetto adiabatico della caduta delle correnti occidentali dall’Appennino.
La città più calda Pescara che replica i 20 gradi di ieri, ma non scherzano nemmeno Ancona e Termoli con 18 gradi, non a caso sul versante Adriatico. Per lo stesso motivo temperature elevate anche nell’est della Sicilia, ma i 18 gradi di Catania non sono certo un valore troppo altisonante.
L’evoluzione a brevissimo termine vedrà il persistere ancora di una situazione moderatamente instabile, nell’attesa che il risveglio dell’Atlantico si manifesti in maniera ancor più vigorosa.
Infatti, una serie di fronti ben più consistenti, provenienti dall’Atlantico, sono attesi domani in ingresso sul Mediterraneo occidentale, e a fine giornata causeranno i primi effetti precipitativi, ad iniziare dalla Corsica e dalla Sardegna.
Da segnalare che è prevista l’intensificazione di una forte area depressionaria, che nelle ore centrali di venerdì raggiungerà la massima entità, con un minimo barico al suolo di 995 hPa previsto fra mar Ligure, Corsica ed alto Tirreno.
Ciò non farà altro che dare manforte ad una situazione generale di diffuso maltempo, caratterizzato inoltre da una fase notevolmente ventosa su gran parte delle nostre coste, con rotazione antioraria delle correnti attorno al vortice di Bassa Pressione. Furiose mareggiate sulle coste esposte della Sardegna.