Nonostante un progressivo rinforzo dell’anticiclone continentale, alcune regioni d’Italia resteranno parzialmente scoperte ed esposte a fresche correnti orientali che incentiveranno l’instabilità atmosferica per più giorni. Ci riferiamo ai versanti del medio-basso adriatico, ma soprattutto al Meridione dove l’influenza del vortice ciclonico sui Balcani potrebbe persino riacutizzarsi, dando vita ad una lacuna barica con contrasti crescenti fra l’aria fresca continuamente richiamata da est rispetto alle masse d’aria più temperate di matrice mediterranea. E’ una situazione insidiosa che potrebbe quindi preludere ad un’importante recrudescenza instabile su alcune zone del Sud, a partire dall’inizio della prossima settimana se l’evoluzione verrà confermata.
La mappa sottostante mostra le precipitazioni complessive attese per i prossimi 7 giorni: notiamo come proprio l’estremo Sud e le due Isole Maggiori, trovandosi all’interno di una lacuna barica nella quale confluiranno masse d’aria diverse, avranno a che fare con l’instabilità più marcata e duratura. In Sicilia potrebbero persino cadere dai 200 ai 300 millimetri di pioggia (seppur spalmati per più giorni), con conseguente pericolo di violenti temporali. Questa sarà pertanto l’evoluzione attesa per tutta la parte conclusiva d’ottobre, con un’Italia sostanzialmente spaccata in due: possiamo infatti appurare come invece il Settentrione, ma anche Toscana, Umbria, Lazio e Campania rimarranno sostanzialmente all’asciutto senza sostanziali precipitazioni.