Il nucleo d’aria fredda è stipato tra la Penisola Ellenica, i Balcani e lo Ionio. E’ in fase di assorbimento, ma riesce a determinare condizioni di relativa instabilità sull’estremo Sud peninsulare. Nel corso della notte un violento temporale ha investito il Salento, provocando precipitazioni particolarmente aggressive accompagnate dai colpi di tuono, raffiche di vento e locali grandinate.
Ciò nonostante le condizioni meteorologiche stanno registrando un significativo miglioramento. Nei prossimi giorni si consoliderà una struttura anticiclonica, ma quell’azione ciclonica in atto sulla Penisola Iberica riuscirà ad inibirne, parzialmente, il potenziale stabilizzante.
Possiamo fin da ora sostenere, senza grossi patemi, un significativo rialzo termico. Le massime in particolare potrebbero raggiungere punte di 27-28 gradi in moltissime città: da Nord a Sud. La calura verrà messa in discussione nelle località ubicate in vicinanza dei rilievi e la ragione è imputabile ad una vivace cumulogenesi che produrrà, sovente, scrosci di pioggia e qualche temporale.
I modelli sono concordi nell’indicare iniezioni d’aria umida e proverranno dal basso Mediterraneo. L’isolamento di una goccia fredda – ma va detto che traslando verso est perderà vigore – condurrà ad una spiccata variabilità diurna. La traiettoria sembra poter penalizzare maggiormente le regioni del Centro Sud, ove il sole si vedrà a sprazzi. Le schiarite saranno più frequenti nelle coste e nelle immediate vicinanze, mentre altrove non mancheranno parziali annuvolamenti.
Giovedì, ad esempio, acquazzoni e temporali coinvolgeranno maggiormente l’Appennino centro settentrionale. Dall’Emilia Romagna alla Liguria, dalla Toscana alle Marche, dall’Umbria all’Abruzzo. Più a sud non mancheranno occasionali piovaschi, idem per quanto concerne la cerchia alpina.
Venerdì si registreranno minimi cambiamenti. V’è da sottolineare che una blanda circolazione meridionale potrebbe facilitare l’insorgenza di annuvolamenti minacciosi sulla Liguria centro orientale. Le piogge, a carattere sparso, potrebbero manifestarsi già in mattinata ed acuirsi nelle ore più calde.
Tra sabato e domenica l’instabilità diurna seguiterà a coinvolgere le stesse zone, ma fenomeni un po’ più ficcanti potrebbero coinvolgere il Lazio, la Campania e l’Appennino lucano. Isolati scrosci di pioggia sembra possano manifestarsi anche nelle aree più interne della Sardegna. Anche al Nord, rispetto alle giornate precedenti, si assisterà probabilmente ad una maggiore instabilità diurna.
I fenomeni coinvolgeranno più facilmente le zone alpine, è vero, tuttavia non è da escludere la possibilità che verso sera qualche circoscritto episodio possa sfociare nelle aree pedemontane del Nordovest.
E siamo al lunedì. Il transito di quel che rimarrà dell’area instabile iberica, potrebbe produrre vivaci temporali sulla dorsale appenninica. Tra l’altro su Toscana, Marche ed Abruzzo pare profilarsi un coinvolgimento di alcuni tratti costieri. Al contempo le regioni Settentrionali registreranno un consolidamento anticiclonico e nelle giornate successive la struttura altopressoria sembra concedersi una significativa rivincita in tutta Italia.