Il weekend appena trascorso verrà certamente rammentato come uno dei più anomali degli ultimi anni. Le temperature hanno segnato valori pressoché record, disegnando uno scenario proprio della primavera. Valori termici elevati specie in quota, laddove s’è mostrata più incisivo il contributo caldo proveniente dal Nord Africa.
In taluni casi, specie in pianura e nelle valli prossime ai rilievi, le inversioni termiche, condite da elevati tassi di umidità, hanno portato alla formazione di densi e persistenti banchi di nebbia oppure foschie, limitando di fatto la radiazione solare durante le prime ore del giorno. Ciò non ha fatto altro che contenere, seppure lievemente, l’aumento termico previsto.
Certo fa effetto sentir parlare di weekend trascorso al mare. In molte località del Sud i 20 gradi di massima hanno rappresentato la norma, tanto che in spiaggia si potevano scorgere temerari (non tanto) a manica corta o in semplice camicia. Eppure ci si chiede: cosa accadrà da qui alla fine della stagione invernale?
Dare una risposta è impresa assai ardua, ma vi sono segnali evidenti di cambiamento nell’ultime decade del mese. Insomma, un’altra settimana di clima tra il primaverile e l’autunnale, poi, probabilmente, l’inverno potrebbe bussare con decisione su Europa e bacino del Mediterraneo. Avremo modo e tempo per parlarne, viste le naturali incertezze derivanti dall’effettivo manifestarsi di tale evoluzione.
Ma veniamo al tempo previsto per la giornata odierna. In apertura abbiamo rammentato l’azione stabilizzante dell’anticiclone. Tuttavia avremo modo d’osservare un parziale cedimento barico sui settori occidentali del Mediterraneo, precisamente sulla Penisola Iberica fin verso le Isole Baleari. L’immagine satellitare del primo mattino è assai eloquente nel mostrare ciò, con nubi, perlopiù stratiformi, in avvicinamento alle coste occidentali della Sardegna, all’arco alpino occidentale ed alla Liguria.
Copertura dettata da infiltrazioni di aria umida oceanica, legata a doppio filo a diversi sistemi frontali atlantici che, tra oggi e giovedì, si porterà in direzione del Centro Europa lambendo le nostre regioni. Previsto pertanto uno spostamento dei massimi anticiclonici sui Balcani, così che avremo una debole rotazione delle correnti dai quadranti orientali che daranno vita ad un lieve ma progressivo calo termico.
Già da oggi sarà possibile registrare una diminuzione delle termiche ad iniziare dal Nord e i settori Adriatici. Al Nordovest, sull’alto e medio Tirreno, specialmente sulla Toscana e la Sardegna, vi sarà un aumento delle nubi stratiformi, tuttavia non sono attese precipitazioni. Sul resto della Penisola avremo prevalenza del sole, al più, al tardo pomeriggio, alcuni addensamenti potranno affacciarsi su coste basso tirreniche e Sicilia occidentale. Ma per un vero cambio di circolazione dovremo ancora attendere.