Inizio dicembre eccezionalmente caldo in Italia, dopo un mese di novembre altrettanto anomalo. Dopo ormai una settimana dal suo debutto, il mese viaggia su anomalie termiche positive di circa 5 gradi. L’Italia e la zona dinarico-ellenica sono state le parti d’Europa più colpite dal caldo anomalo, come si evidenzia dalla mappa sottostante (elaborazione weatherbell su dati NCEP CFS). Il freddo, di natura continentale e quindi di basso spessore, ha trovato nelle Alpi un muro invalicabile.
Nei primissimi giorni del mese si sono battuti alcuni record di caldo mensile, ne avevamo già dato conto, ma in seguito vi sono state alcune rettifiche nei dati per cui forniamo nuovamente l’elenco:
Grazzanise 24°C, precedente 21,8°C nel 1989
Capo Palinuro 23,2°C, precedente 23°C nel 2010
Pratica di Mare 21,2°C, precedente 20,2°C nel 2003
Viterbo 19,9°C, precedente 19,6°C nel 1979
Venezia 16,7°C, precedente 16,2°C nel 1992
Latronico 19,4°C, precedente 19,2°C nel 1989
Lecce 21,4°C, precedente 21,2°C nel 2006
Diversamente da quanto comunicato in precedenza, nessun record invece a Ponza e Trevico, in quanto gli iniziali valori di 20°C e 16,4°C sono stati successivamente corretti in 19,5°C e 15,6°C.
Ma, soprattutto al Nord, sono state eccezionalmente elevate anche le temperature minime. Dopo i primi 7 giorni si raggiungono deviazioni dalla norma superiori ai 9 gradi! Accade a Milano, Torino, Malpensa, Novara, Brescia, Piacenza e Bolzano, e poco meno a Bergamo, Bologna, Verona, Treviso e Rimini.
Al Nord, dopo un novembre caldissimo, è Trieste, condizionata dalla presenza di venti di bora, la città con le temperature più vicine alle medie del periodo, ma pur sempre oltre 2 gradi al di sopra.
Meno anomale le temperature massime, grazie ai cieli nuvolosi e alle precipitazioni, addirittura in alcune zone di montagna sono state lievemente sotto la norma.
Non che al Centro-Sud abbia fatto fresco, semplicemente le anomalie delle minime e delle massime sono più equilibrate e si attestano attorno ai 4/5 gradi per entrambi i parametri. Solo in Sardegna e in Sicilia troviamo temperature, sì elevate rispetto alle rispettive medie, ma non enormemente, con anomalie inferiori ai 4 gradi e fino a circa 2 gradi.
L’onda lunga di novembre si è fatta sentire anche su lato piovoso. Le piogge hanno colpito soprattutto le regioni tirreniche, con locali nubifragi (specie in bassa Toscana e basso Lazio), ma non sono mancati fenomeni intensi anche in altre zone, dalla Sardegna, alla Romagna.
Ora è atteso un brusco calo termico, che probabilmente riuscirà a riportare le temperature attorno alle medie del periodo. Il lungo autunno sembra ormai terminato, ma, al momento, non si vedono ondate di grande gelo in arrivo, semplicemente un ritorno a condizioni climatiche meno anomale.